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24 aprile 2024

Treviso

“Moeghea”: il messaggio di Paola Egonu ai razzisti

La pallavolista italiana ha saputo farsi apprezzare al Festival di Sanremo per la sua spontaneità

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Paola Egonu

EDITORIALE – Bella, elegante, spigliata e meno svestita di chi l’ha preceduta. La pallavolista Paola Egonu si è presentata così ai milioni di telespettatori italiani che ieri sera hanno guardato in televisione il Festival di Sanremo. Nata a Cittadella, ha vissuto a Conegliano per diverso tempo quando giocava con l’Imoco. Una presenza inedita la sua, a fianco di Amadeus e di Gianni Morandi ma che di certo è stata importante.

Già perché in Italia c’è davvero tanto bisogno di ricordare alla gente che si può essere italiani a prescindere dal colore della pelle. Considerazione che non faccio solo come direttrice di un quotidiano che vanta milioni di lettori ma anche come cittadina e soprattutto come moglie di un italiano di origine africana e come mamma di quattro giovani donne dai tratti tutt’altro che caucasici.

In questo paese se non corrispondi ai canoni estetici tradizionali sei ancora guardato con sospetto e di certo spesso subisci dei trattamenti diversi da chi ha una un aspetto convenzionale. Senza voler scomodare fatti gravi e discriminazioni vergognose, questo a casa mia si chiama razzismo. Se ne facciano una ragione quelli allergici alla "parolina" che imbarazza. Quelli che “io non sono razzista ma…”. Quelli che: “Non sono razzisti sono solo ignoranti”.

Nel Belpaese c’è bisogno di tante Paola Egonu, delle sue parole, del suo esempio, per far capire alla gente che tutti i cuori sono uguali e se battono nel petto di chi ha la pelle “nera” possono essere animati dall’amore per l’Italia, per la sua cultura, per la sua gente (magari quella che non discrimina). Ed è proprio per questo legame, per questo sentimento di rispetto verso il nostro paese che è legittimo dire come stanno le cose ed aspirare al miglioramento di ciò che non va.

Brava Paola! Viva l’Italia, quella multietnica che mangia spaghetti ma che durante le vacanze va a trovare i nonni in Cina, in Kenya in Perù. Un'Italia che esiste già piaccia o meno a chi - è il caso di certi politici - fa dichiarazioni gratuite, come: “Spero che Egonu non faccia una tirata su Italia paese razzista”. Beh, caro lei, come italiana mi sento meglio rappresentata da Egonu che da simili “statisti”. Mi associo quindi all’invito rivolto dalla brava sportiva a chi non apprezza le unicità: “Moeghea”.

 

Leggi anche:

Paola Egonu a Sanremo: ''Amo l'Italia''. Il testo completo del suo monologo.

 

 

 


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