“Tanti dubbi sul teatro che non si farà e quasi 200mila euro già spesi inutilmente”
I consiglieri Quaggiotto, Miotto, Bressan, Tessari e Dal Zotto hanno analizzato la documentazione del progetto per il teatro
MONTEBELLUNA - I consiglieri comunali di minoranza di Montebelluna, Quaggiotto, Miotto, Bressan, Tessari e Dal Zotto, hanno reso pubblici i dettagli relativi al progetto del teatro polivalente, in seguito alla richiesta di accesso agli atti presentata il mese scorso. Secondo quanto dichiarato dai consiglieri, l'amministrazione ha speso finora circa 193.877,64 euro per la fondazione del progetto, il suo avvio e la progettazione iniziale, una cifra che, a loro avviso, risulta inutile visto che l'amministrazione sembra intenzionata ad abbandonare il piano originario. I consiglieri fanno notare che, durante la fase di progettazione, il piano è stato modificato rispetto all'idea iniziale presentata dall'ex sindaco. In particolare, la bozza della progettazione definitiva ed esecutiva del teatro "non è mai stata condivisa con i cittadini né con i consiglieri di minoranza". La modifica riguarda una tipologia di teatro diversa rispetto al progetto immaginato inizialmente, un cambiamento che era già stato evidenziato dal precedente sindaco. Analizzando le previsioni di spesa, i consiglieri rilevano che, nel 2021, i 5,5 milioni di euro previsti per la realizzazione del teatro avrebbero probabilmente coperto i costi. Tuttavia, con l'aumento dei costi delle materie prime, la spesa è aumentata di almeno 1,5 milioni nel 2022, e i costi sono ulteriormente cresciuti nel 2023. I consiglieri imputano questi aumenti ai ritardi nelle decisioni prese dall'amministrazione.
Ma i consiglieri comunali del gruppo d'opposizione Democratici per Montebelluna pongono l’attenzione anche sulla cronologia dei fatti: “Riordinando le date delle interlocuzioni dell’amministrazione con la banca e il ministero, abbiamo constatato che l’amministrazione ha ripreso i contatti con Banca Intesa per rispondere alla nostra interpellanza datata 20 novembre 2023 e che già ad aprile di quest’anno aveva deciso di non realizzare il teatro polivalente dell’ex sindaco. Infatti, in quel mese aveva saputo che la banca non era intenzionata a versare un ulteriore contributo e, di conseguenza, aveva richiesto al ministero se fosse possibile utilizzare i 5,5 milioni per il teatro Binotto o per realizzare una pinacoteca nell’ex tribunale. Tuttavia, ha comunicato queste novità e la propria posizione sul teatro solo il 30 settembre 2024, in risposta alla nostra ennesima interpellanza presentata il 23 settembre 2024. Quindi ci chiediamo: se non avessimo presentato la prima interpellanza, l’amministrazione quando avrebbe contattato Banca Intesa? E se non avessimo presentato l’ultima interpellanza, quando avrebbe comunicato alla città l’esito delle interlocuzioni avute con la banca e il ministero e la decisione di non voler proseguire con il progetto originario del teatro?”.
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