“Vogliamo tutele per i malati cronici con patologie invalidanti ma invisibili”
Micol Rossi, da paziente assidua di reparti specializzati in malattie croniche intestinali a Presidente dell’associazione Odv “Facciamoci Sentire”
| Manuel Trevisan |
VENEZIA – Sensibilizzare su malattie croniche invisibili, richiedere maggiori tutele giuridiche soprattutto in campo lavorativo e auspicare a un miglioramento della relazione medico-paziente. Sono questi gli obiettivi che Micol Rossi, giovane veneziana affetta da una malattia autoimmune molto invalidante - il morbo di Crohn –, si è posta quando ha deciso di aprire la nuova associazione Odv “Guerrieri Invisibili”.
“La scintilla del progetto nasce per caso, dall'esito dell'ennesima giornata no – spiega Micol -. Sono affetta da morbo di Crohn molto aggressivo sin da bambina e mi sono sottoposta a plurimi interventi chirurgici, fino a rischiare la vita. Tutta questa sofferenza dall'esterno, però, non traspare affatto: ho 29 anni, capelli lunghi e biondi, bel sorriso. Non incarno lo stereotipo di ‘persona malata’ insomma. Questo non vuol dire, però, che non lo sia. Tutti i malati cronici con patologie invalidanti ma invisibili devono avere tutele giuridiche, soprattutto nel mondo del lavoro.
Ed è proprio per chiedere tutele e dignità che nasce l’associazione ‘Guerrieri Invisibili’. Ora cerchiamo altri guerrieri pronti a unire le loro forze per far sentire la propria voce e per riappropriarsi di quella dignità calpestata da troppo tempo. Come aderire all'Associazione? Cercate su Instagram, Facebook, YouTube GUERRIERI INVISIBILI e inviate una richiesta, sarete subito ricontattati”.
Un traguardo, quello dell’Associazione, che arriva dopo molte battaglie portate avanti dall'Angelo Guerriero del Carnevale di Venezia 2019. Sfruttando la sua notorietà sui social network, Micol ha infatti lanciato, durante gli anni, diverse iniziative di sensibilizzazione. L’ultima, raccontata anche da OggiTreviso, il video-appello “facciamoci sentire”, divulgato il 28 settembre 2021, che ha voluto essere “un grido verso i politici, verso la società che ci vuole sempre di corsa, sempre sul pezzo, verso una realtà che non riconosce meritevoli di protezione persone apparentemente sane ma che soffrono di patologie invisibili”.