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19 aprile 2024

Treviso

Accoglienza Profughi, escluso il progetto dell'hotel Carletto

1700 richiedenti asilo nella Marca, ma manca disponibilità di spazi, Lega:"Si pensi prima alle famiglie trevigiane"

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Accoglienza Profughi, escluso il progetto dell'hotel Carletto

TREVISO - Sono in totale 1700 i migranti richiedenti asilo presenti in provincia di Treviso, suddivisi in strutture di 37 comuni. I numero sono stati emanati dalla Prefettura di Treviso nei giorni scorsi per fare il punto sulla situazione nella Marca, dopo gli arrivicontini di questi ultimi giorni. “Serve l’impegno di tutti - sottolinea la Prefettura . per garantire la massima trasparenza e concorrenza si è proceduto per la copertura del fabbisogno di posti in accoglienza nel 2016 tre procedure di gara il cui esito non ha mai consentito di trovare un numero sufficiente di posti in relazione alle esigenze reali".

 L'ultimo bando per l'anno 2016, pubblicato il 15 aprile, ha previsto 830 posti (per quota residua di posti non assegnati con le precedenti, programmazione nuovi ingressi), ma le offerte pervenute sono state 334, nettamente inferiori quindi rispetto alla domanda, di cui 162 per rinnovi di posti già in essere e solo 172 nuovi posti di cui 138 presso l'ex Hotel Carletto a Treviso. Al riguardo, la Prefettura di Treviso precisa che "è stata deliberata l'esclusione di tale offerta per motivi tecnico/giuridici". Resta però il problema di reperire spazi per l’accoglienza. Soddisfatto il sindaco di Treviso Giovanni Manildo: “ Sono stato contrario al progetto fin da subito e continuo a sostenere che l'unica accoglienza possibile è quella diffusa come dimostra la partecipazione al bando Sprar, vinto da Treviso con altri 9 comuni dell’hinterland”. Il piano prevede l’accoglienza sul territorio di atri 50 profughi distribuiti nei 10 comuni partecipanti.

A criticare modello ci pensa la Lega Nord con il capogruppo in consiglio comunale Marico Conte:” I trevigiani possono tranquillamente fare a meno di un modello di integrazione che prevede lo scopo di lucro delle cooperative sulla disperazione dei profughi di guerra, un centro città invaso di stranieri alla caccia del wifi libero e il micro spaccio di droga finito nelle mani di questa gente. Il sindaco gioisce perché da Roma arrivano soldi per la cosiddetta accoglienza -continua Conte -non soldi per rispondere ai problemi delle famiglie trevigiane, ma soldi per questa finta accoglienza, destinata non a proteggere i pochissimi rifugiati di guerra ma ad integrare immigrati clandestini, che si muovono per ragioni economiche, sfruttati prima dai trafficanti sulle coste nord africane e poi dal business dell’accoglienza che è stato messo in piedi in Italia”.

 


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