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26 dicembre 2024

Castelfranco

Ad Asolo compare una scritta che inneggia al duce: subito cancellata dal Comune

Alice De Paoli, la più giovane consigliere comunale: "Cercherei di capire chi è l'autore solo per chiedergli: perchè?"

| Maria Elena Tonin |

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| Maria Elena Tonin |

La scritta comparsa ad Asolo ieri mattina

ASOLO - Una scritta inneggiante al duce, subito rimossa, è apparsa ieri mattina sul muro dei bagni pubblici adiacenti all'autorimessa comunale della Cipressina: goliardia o gesto nostalgico? Il comune riuove prontamente la scritta e archivia l'episodio, ma la reazioni nel centro storico, seppur tutte di condanna del gesto, hanno sfumature diverse. "Il posto dove l'autore ha deciso di collocare la sua scritta" commenta il vicesindaco di Asolo, Franco Dalla Rosa "dice tutto."



"Non capisco come al giorno d'oggi, possano ancora esserci nostalgici di quel personaggio. Scuola e società stanno mancando al loro ruolo: costruire un pensiero critico. Oggi la società è polarizzata, se non sono fascista, allora sono comunista: non funziona così. Dietro alle azioni, ci sono i valori in cui si crede. La comunità  chiude un occhio verso questi episodi. Se ci fossero state le telecamere": continua Alice De Paoli, la più giovane consigliere comunale, neo mamma da pochi mesi "io avrei segnalato l'autore del gesto, probabilmente un ragazzo giovane, per provare a parlarci insieme. Cercherei di capire chi è l'autore solo per chiedergli: perchè?"



"Personalmente credo che il comportamento pubblico di certi amminisratori locali, come i recenti fatti collegati al consigliere regionale Donazzan, ma non solo, autorizzino lo spirito di emulazione dei cittadini, che si sentono legittimati ad essere nostalgici verso alcuni fatti storici che neanche conoscono, in realtà." sottolinea Beatrice Bonsembiante, referente ANPI dell'Asolano "tuttavia reputo più forte e vincente l'immediatezza con cui la scritta è stata cancellata e la reazione dell'amministrazione, che non ha esitato neanche una mezz'ora a togliere tutto. Certo, come società ci si dovrebbe interrogare sulla "necessità" di questi ritorni. Ci dobbiamo focalizzare non sul "cosa" succede, ma sul "perchè": adorano il personaggio, ma sono  completamente ignari di cosa abbia fatto. Viviamo una forte mancanza di cultura e un spaesamento generale delle persone che non sanno cosa stanno realmente facendo: la Società deve dare risposte."



Beatrice Bonsembiante



Ma c'è anche chi ricorda come Asolo non sia nuova a questi episodi e come nel 2015 il centro pedemontano sia finito nell'occhio del ciclone per aver cantato in piazza Faccetta nera: "Il duce è rimasto indisturbato per due anni nella vetrina di un negozio, proprio all'imboccatura di via Cornaro" ricorda Franca Franceschini, commerciante del centro storico "sotto gli occhi di tutti e senza che nessuno provasse particolare fastidio, amministrazione compresa. Viviamo in un'epoca che non sa più distinguere le cose, separare il bianco dal nero, pesare la gravità di quanto succede: oggi vittime e carnefici sono tutti sullo stesso piano. "


 


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Maria Elena Tonin

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