Addio all’ex vicesindaco Gianni Idrio
Un intellettuale stimato da tutti anche dai suoi antagonisti politici
PIEVE DEL GRAPPA - Uomo di grande spessore e onestà intellettuale, amministratore e vicesindaco a Crespano del Grappa per vent'anni (1970-80), insegnante di economia e diritto agli Istituti Filippin di Paderno del Grappa; artigliere e alpino con una vocazione storica e un amore per il Grappa, che lasciano il segno. La morte di Gianni Idrio, classe 1946 di Pieve del Grappa avvenuta ieri, dopo un aggravamento della malattia di cui soffriva da due anni, genera un flusso di ricordi pregni della stessa passione che ha caratterizzato la sua vita e dell'amore per la sua terra.
Artigliere di montagna, "lascia sul campo" conferenze in tutti i paesi della Pedemontana sulla Grande Guerra, che sono diventate esse stesse memoria in quanti l'hanno ascoltato: incontri curati con gran puntiglio e precisione, incentrati sulla storia concreta di ogni singolo paese in cui andava a parlare. “Molto materiale nei suoi incontri era inedito e molte sono state le foto storiche da lui recuperate - racconta Lorenzo Capovilla, ex sindaco di Pieve del Grappa, con cui ha condiviso la scoperta dell'ospedale chirurgico sul Grappa, una pagina ancora da scrivere della storia del massiccio -. Politicamente, sedevamo su banchi opposti, io ero la sua minoranza ma gli ho sempre riconosciuto onestà e intelligenza straordinarie, oltre che stima per il suo lavoro. Il confronto con lui era sempre ambizioso, come molto fruttuosa è stata poi la nostra collaborazione sul Grappa".
Consigliere di Ana Montegrappa, il suo lavoro di storico è confluito nel Centro Studi della Sezione Montegrappa degli alpini e nel giornale alpino "Sul ponte di Bassano” che curava. "Una persona apprezzata da tutti - è il ricordo personale di Giuseppe Rugolo presidente Ana Montegrappa -. Appassionato del Grappa, faceva appassionare. Insegnava la storia con il racconto, capace di sdrammatizzare, di mettere leggerezza in quello che diceva, goliardia senza essere mai sopra le righe e soprattutto, mai in cattedra: proprio per questo, la sua testimonianza era straordinariamente coinvolgente. Sono onorato della sua amicizia".
Laureato in sociologia, sono molti i suoi studenti che lo ricordano con affetto e molta stima gli viene riconosciuta anche dai suoi colleghi. "Molto proficui per il nostro territorio sono stati gli anni dal 2015 al 2018, prima che poi si ammalasse - ricorda Daniela Andreatta di Paderno del Grappa, che ricorda l'esperienza dell'allora Comitato Biblioteca di Paderno -. Un insegnante molto stimato, una grande perdita per la comunità: le sue conferenze sono state un culturalmente momento importante”. Lascia la moglie Emanuela, i figli Francesca, Nicoletta e Paolo, il fratello Tiziano. Rosario lunedì 15 alle 17.30, mentre i funerali saranno martedì 16 alle 10 nel Duomo Pieve del Grappa.