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12 dicembre 2024

Conegliano

AIUTO! MIO MARITO MI MALTRATTA

Escalation di casi di maltrattamento

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AIUTO! MIO MARITO MI MALTRATTA

CONEGLIANO – Donne picchiate, maltrattate e minacciate da mariti violenti. Escalation di casi nel coneglianese. Tre episodi in pochi giorni, anche davanti ai figli minori.

Il caso più grave giovedì scorso. Una donna di 38 anni arriva in pronto soccorso a Conegliano, presenta la frattura di 2 costole, molte contusioni al volto e agli arti superiori. Inizialmente non ammette che sono il risultato delle botte prese dal marito, poi, grazie alla sensibilità dei medici e del poliziotto in servizio presso la struttura, trova il coraggio e si sfoga. A ridurla in quel modo, con una prognosi di 20 giorni per le fratture, è stato il marito 51enne. L’ha picchiata, brutalmente, davanti al loro figlioletto. E non era la prima volta. La donna spiega tutto, parla di anni di soprusi e violenze e chiede di essere aiutata. L’uomo viene così denunciato per lesioni gravi, lei e il figlio invece, vengono accompagnati in una struttura protetta dove potranno cercare di dimenticare e rifarsi una vita.

Passa solo un giorno, e gli agenti del commissariato guidati da Claudio Di Paola sono costretti ad intervenire in due appartamenti per sedare le liti furiose scoppiate tra coniugi. Nella mattinata, la polizia è arrivata in un appartamento devastato da una vera e propria lotta. La moglie dichiara che il compagno l’ha picchiata arrivando a mordela ad una mano, ma decide di non andare subito in pronto soccorso e si riserva di sporgere denuncia.

Nel pomeriggio gli agenti intervengono invece a dividere due coniugi in fase di separazione. I due si erano incontrati per dividersi gli oggetti accumulati durante il matrimonio, ma iniziano subito a litigare e presto il diverbio degenera. Quando arrivano gli agenti, lei accusa il marito di averla maltrattata per anni, di essere un violento e di averla minacciata con queste parole: «Ho una pistola e ti ammazzerò». L’uomo non mente, nel senso che possiede un’arma, anzi due: una pistola ed un fucile legalmente detenuti. Spiega però che si è trattato di una minaccia scaturita dalla rabbia ma di non aver mai pensato di metterla in pratica. Gli agenti però, a scopo precauzionale, hanno sequestrato le armi, tranquillizzando la donna.

Tre casi in poche ore sono qualcosa di più di una coincidenza, ne è convinto anche il dirigente del commissariato: «E’ chiaro che – spiega Di Paola -, quando nella società aumentano i problemi si hanno delle ripercussioni in famiglia dove si scatenano i conflitti. Purtroppo questi episodi sono sempre più frequenti ed è un fenomeno che va tenuto sotto controllo». Non a caso da qualche tempo in televisione passano specifici spot voluti dal Ministero per la pari opportunità in cui si invitano le donne a chiedere aiuto al numero appositamente istituito 1522 e a denunciare i mariti e i compagni violenti.

Milvana Citter

 


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