Al via i lavori del ponte ferroviario sul Brenta per completare il raddoppio della linea Padova - Castelfranco
Un investimento da 40 milioni di euro
CASTELFRANCO / PADOVA - Avviati i lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Brenta che completerà il raddoppio della linea Padova – Castelfranco Veneto e potenzierà il servizio ferroviario passeggeri e merci del bacino Veneto, previsti dal protocollo siglato a giugno 2021 tra Regione del Veneto e Rete Ferroviaria Italiana (capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS). La nuova infrastruttura, con i suoi 100 metri di lunghezza, diventerà il ponte ferroviario a campata unica più lungo d’Italia. Gli interventi permetteranno di aumentare del 25% la capacità della linea, migliorando la frequenza e la regolarità delle corse sia passeggeri che merci e potenziando le relazioni internazionali verso Est provenienti da Padova Interporto e da Bologna.
L’intervento è necessario per adeguare a doppio binario l’attraversamento ferroviario del fiume Brenta che ad oggi è l’ultimo tratto a binario unico tra Padova e Castelfranco, rappresentando un “collo di bottiglia” che influisce sulle prestazioni generali della linea. Il ponte esistente, una volta verificata l’assenza di un interesse storico-culturale, verrà demolito. Nell’ambito dei lavori, che termineranno nel 2026, sotto la direzione lavori di Italferr, saranno realizzate anche opere di mitigazione ambientale con l’installazione di barriere antirumore e paesaggistiche, la cura delle aree verdi limitrofe ai binari e l’adeguamento dei percorsi ciclopedonali già esistenti. Il progetto prevede inoltre la riqualificazione della stazione di Vigodarzere e di alcuni sottopassi. L’investimento complessivo è di oltre 40 milioni di euro ¬finanziati con il Fondo per lo sviluppo e la coesione.
“Per il grande contesto industriale e la contemporanea vocazione turistica, è necessario che il territorio sia dotato di una rete solida, efficiente e moderna – ha dichiarato Vera Fiorani, Amministratrice Delegata e Direttrice Generale RFI -. Proprio per rispondere a queste esigenze RFI sta investendo circa 12 miliardi di euro in Veneto, grazie ad una grande sinergia e collaborazione con la Regione e le istituzioni locali. Un modello che ci consente di sviluppare opere come l’AV Brescia-Padova, passando per il collegamento con l’aeroporto di Venezia, continuando con il potenziamento tecnologico delle linee per Trieste, le soppressioni dei Passaggi a Livello e altri interventi locali. Il nuovo ponte ferroviario sul Brenta, di cui inauguriamo oggi i lavori, è un esempio concreto dell’impegno che stiamo portando avanti in tutta Italia per realizzare le opere che caratterizzeranno la mobilità del futuro, fatta di infrastrutture sostenibili, resilienti, interconnesse e accessibili”.