Allarme cardiologi, lo 'sballo' alcolico tra i giovanissimi manda in tilt il cuore
Lo 'sballo' alcolico diffuso tra i giovanissimi soprattutto nel weekend mette a rischio il cuore. L'abuso di vino, superalcolici e cocktail aumenta il pericolo di aritmie fino ad otto volte. Bastano tre bicchieri di whiskey, cinque drink o una bottiglia di vino per mandare in tilt il cuore, provocare svenimenti o cardiopalmo. E' l'allarme lanciato dai cardiologi riuniti per il meeting internazionale su fibrillazione atriale e infarto, appena concluso a Bologna.
Secondo i cardiologi "molti incidenti del sabato sera sarebbero causati proprio dagli effetti cardiaci del troppo alcol, perché le aritmie possono provocare svenimenti pericolosissimi se ci si trova alla guida. La probabilità di danni seri - osservano gli esperti - cresce esponenzialmente se, come spesso accade, all'alcol si aggiungono sostanze stupefacenti come cocaina, ecstasy o le nuove droghe sintetiche che vanno per la maggiore fra i giovani: in questi casi il pericolo di effetti cardiaci anche letali aumenta di tre volte".
"L'abitudine a bere molto tutto insieme, il cosiddetto 'binge drinking' amato dai giovanissimi durante il weekend, è molto rischiosa per il cuore – osserva Alessandro Capucci, presidente del congresso e ordinario di Malattie dell'apparato cardiovascolare all'Università Politecnica delle Marche in Ancona – L'ingestione acuta di alcol infatti aumenta la quantità di catecolamine in circolo: queste sostanze fanno da 'innesco' alla comparsa di aritmie, la più frequente delle quali è la fibrillazione atriale acuta. In un cuore debilitato gli 'sbalzi' del ritmo possono perfino portare a morte improvvisa, ma anche in un giovane sano hanno effetti pericolosi: oltre al cardiopalmo, infatti, le aritmie possono provocare una sincope, ovvero uno svenimento".
Non serve molto per arrivare a dosi di alcol dannose per il cuore: il corrispettivo di una bottiglia di alcol da 750 millilitri o di 300 millilitri di superalcolici, che si raggiungono con tre bicchieri di whiskey o qualche aperitivo, basta a incrementare il pericolo di aritmie fino a otto volte, anche in un cuore giovane e sano. E se a questo si aggiunge una droga stimolante, l'esito può essere perfino fatale: "Molte morti improvvise di giovanissimi, a prima vista inspiegabili, possono essere indotte proprio dal mix alcol-sostanze stupefacenti – dice Capucci – I ragazzi fanno uso di droghe stimolanti sul sistema nervoso centrale, dalla cocaina all'ecstasy, fino alle tantissime sostanze ignote utilizzate per confezionare le 'pillole dello sballo': tutti questi composti però sono altrettanto stimolanti per il sistema cardiovascolare, possono incrementare ad esempio la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca".
Il 'binge drinking' a cinquant'anni può essere parecchio più pericoloso. A distanza di trent'anni è infatti probabile - sottolinea gli esperti - che il cuore non sia più quello di una volta e, complici fattori di rischio come un po' di ipertensione o ipercolesterolemia, la probabilità di andare incontro a una fibrillazione atriale dopo una grossa bevuta è molto più elevata che da giovani. "Senza contare - conclude Capucci - che il 'binge drinking' può portare negli anni allo sviluppo di un vero e proprio alcolismo cronico: in questo caso le conseguenze negative per il cuore sono ancora più gravi, perché si altera la funzionalità cardiaca e cresce a dismisura la probabilità di morte improvvisa".