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23 marzo 2025

Cronaca

Allevamenti intensivi in Veneto

Allevamenti intensivi in Veneto: "Ennesimo episodio raccapricciante: carcasse in decomposizione abbandonate nelle gabbie”

Zanoni e Masolo (EV) chiedono maggiori controlli sugli allevamenti intensivi e di vigilare sui fondi

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

VENETO - La regione del Veneto, tradizionalmente nota per la sua agricoltura, è oggi sotto i riflettori per le problematiche legate agli allevamenti intensivi. A sollevare il caso sono i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde), che chiedono un intervento urgente delle istituzioni per garantire il benessere degli animali e la salute pubblica. Recenti indagini condotte dall'associazione "Essere Animali" hanno portato alla luce pratiche di allevamento discutibili in un'azienda della Riviera del Brenta. Un video diffuso dall'associazione ha documentato episodi di sofferenza animale, tra cui "carcasse abbandonate nelle gabbie, esemplari vivi sollevati per un'ala e lanciati dentro i mezzi per il trasporto", insieme ad altri episodi di maltrattamento. Le immagini hanno suscitato indignazione e sollevato interrogativi sulla qualità dei controlli negli allevamenti intensivi della regione.

A seguito delle indagini, i Carabinieri hanno inflitto sanzioni a carico dell'azienda, accusata di non rispettare le normative sanitarie e di impiegare lavoro nero. Un altro documentario, "Food For Profit" della giornalista Giulia Innocenzi, ha approfondito le irregolarità in vari allevamenti veneti, mettendo in evidenza condizioni igienico-sanitarie precarie, un uso non regolamentato di antibiotici e una generale carenza di rispetto per il benessere animale. Zanoni e Masolo sottolineano l’importanza di un controllo rigoroso. "Ho già presentato diverse interrogazioni sui controlli negli allevamenti intensivi", spiega Zanoni, evidenziando che questo è un problema ricorrente in Veneto. "Nonostante l'opinione pubblica sia sempre più sensibile, ritengo che solo ripetuti controlli a tappeto possano ridurre episodi così gravi." I due consiglieri fanno anche riferimento alla normativa europea e nazionale, che stabilisce standard minimi di protezione per gli animali, troppo spesso ignorati. "La carenza di controlli contribuisce al perpetuarsi di quelle che vengono giudicate come vere torture", affermano.

A fronte di questi eventi, i consiglieri hanno presentato una nuova interrogazione, chiedendo alla Giunta regionale di chiarire quante ispezioni siano state effettuate negli ultimi tre anni, quali misure siano previste per potenziare i controlli e se siano stati erogati fondi per il benessere animale. Inoltre, chiedono se ci siano intenzioni di avviare procedimenti di revoca dei finanziamenti per le aziende che non rispettano gli standard. In conclusione, Zanoni e Masolo ribadiscono la necessità di azioni concrete: "La Regione dimostri di avere a cuore il benessere degli animali, non possiamo continuare ad essere la regione dove cacciatori e allevamenti intensivi agiscono senza i giusti controlli". La situazione, per loro, richiede un cambiamento immediato per garantire un futuro più etico e sostenibile per gli animali e la salute dei cittadini veneti.

FOTO: polli in batteria costretti a vivere in mezzo alle carcasse di animali in avanzato stato di decomposizione
 


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