
Riforma IPAB e RSA, “Bomba a orologeria per la Sanità veneta, tra carenza di personale e liste d’attesa”
Interrogazione regionale di Zanoni e Masolo (Europa Verde): “Solo Veneto e Lombardia non hanno approvato una riforma”
VENETO - I consiglieri regionali veneti Andrea Zanoni e Renzo Masolo, di Europa Verde, hanno espresso preoccupazione riguardo alla situazione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e alla mancata riforma delle IPAB (Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza). In un intervento congiunto, hanno sottolineato che: «Nonostante i numerosi annunci e le proposte di legge giacenti da anni, solamente Veneto e Lombardia, due regioni a traino leghista, non hanno ancora approvato una riforma della IPAB. Che cosa stiamo aspettando? Nel frattempo, la situazione nelle RSA sta diventando esplosiva», hanno dichiarato.
Il problema principale, spiegano, riguarda la grave carenza di personale nelle strutture che ospitano gli anziani. «La mancanza di personale nelle strutture che accolgono i nostri anziani è ormai patologica, tanto che nella sola provincia di Treviso, le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) si stima che la carenza sia di 500-600 operatori sociosanitari (OSS) e 80-100 infermieri mancanti. In tutta la regione Veneto mancherebbero non meno di tremila operatori sociosanitari, tanto che da alcune strutture giungono segnalazioni di casi in cui gli ospiti non autosufficienti non vengono alzati dal letto quotidianamente, così come la presenza notturna degli infermieri viene sostituita dalla semplice reperibilità», hanno spiegato.
L’altra grande preoccupazione riguarda le liste d'attesa per l'accesso alle RSA, che rimangono particolarmente lunghe. «Le liste d'attesa per l'accesso alle RSA in Veneto rimangono lunghissime, con circa 10.000 persone in attesa a fronte di soli 4.000 posti programmati; allo stesso tempo il finanziamento regionale per la non autosufficienza risulta gravemente insufficiente rispetto ai bisogni effettivi, tanto che i 20 milioni stanziati per 3 anni vanno a coprire a malapena i casi di demenza più gravi. Questa situazione non è più accettabile», hanno commentato i consiglieri.
Per risolvere la crisi, Zanoni e Masolo hanno chiesto all'Assessore regionale alla Sanità di rispondere a una interrogazione in Consiglio regionale. «Per questo ci siamo rivolti all’Assessore regionale alla Sanità per chiedere, mediante una interrogazione in Consiglio regionale, per sapere come intenda la Giunta affrontare l'emergenza di personale nelle RSA, come intenda incrementare significativamente i finanziamenti per la non autosufficienza e come intenda garantire standard assistenziali adeguati nelle RSA», hanno concluso.
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