
“Più armi e meno ospedali. Non possiamo rassegnarci a una catastrofe annunciata”
Il consigliere regionale Renzo Masolo di Europa Verde lancia l'allarme per la corsa agli armamenti e i tagli alla solidarietà internazionale
VENETO - La crescente spesa militare europea e i recenti tagli ai fondi per l’aiuto internazionale stanno suscitando preoccupazione tra le organizzazioni umanitarie e i politici. Renzo Masolo, consigliere regionale per Europa Verde, ha denunciato un preoccupante aumento dell’indebitamento dei Paesi UE, destinato principalmente ad acquistare armi da guerra, invece di rispondere ai bisogni urgenti legati alla sicurezza e ai cambiamenti climatici. “Via libera all’indebitamento dei Paesi UE, ma non per creare posti di lavoro o garantire maggiore sicurezza di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici, ma per ottenere armi da guerra, simbolo di morte,” ha dichiarato Masolo, mettendo in luce l’assenza di una visione comune e di coesione politica tra gli Stati membri dell’Unione Europea.
Il consigliere ha anche evidenziato come la mancanza di una sintesi politica abbia portato l’Europa a una situazione in cui le risposte ai conflitti globali sono principalmente orientate all'aumento delle spese militari. Questo accade mentre la crisi globale si fa sempre più complessa e i Paesi europei si trovano a confrontarsi con scenari che pensavano ormai lontani, come le guerre e le crisi internazionali. “Questa mancanza di sintesi e di leadership ci ha condotti esattamente a quello che stiamo sperimentando in questi mesi,” ha aggiunto Masolo, riferendosi alla situazione attuale. A peggiorare la situazione, secondo il consigliere, è la recente decisione del Governo degli Stati Uniti di ridurre i finanziamenti per l’aiuto umanitario, in particolare per l'Agenzia USAID, che si occupa dello sviluppo internazionale. Questi tagli hanno avuto impatti devastanti, come la chiusura di ospedali in Africa, che forniscono cure vitali a milioni di persone.
“La scure trumpiana si è abbattuta su USAID, comportando la chiusura di parecchi ospedali in Africa,” ha spiegato Masolo, sostenendo che organizzazioni come Medici con l'Africa CUAMM hanno visto evaporare i fondi che permettevano a moltissime persone di ricevere assistenza sanitaria. Masolo ha ricordato che ciò che accade in continenti come l’Africa ha delle ripercussioni anche in Europa, alimentando una spirale di instabilità globale. “Dobbiamo ricordarci che quello che accade in continenti come quello africano ha poi ripercussioni anche in Europa,” ha affermato. Concludendo, Masolo ha lanciato un appello alla politica affinché non si arrenda alla “agenda della morte e della guerra,” auspicando un mondo in cui prevalgano la pace e la solidarietà: “Un mondo con più ospedali e meno armi è ancora possibile.”
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