Allevatore che organizzava combattimenti tra cani ora li rivuole indietro e minaccia gli operatori del canile di Ponzano
Freud e Frida erano stati sequestrati all'allevatore nel 2011 dopo la scoperta di combattimenti tra cani, maiali e cinghiali in un capannone di sua proprietà
| Isabella Loschi |
PONZANO - Si è presentato già diverse volte nei giorni scorsi al canile Enpa di Ponzano Veneto minacciando gli operatori e pretendendo che gli venissero consegnati i due cani che gli erano stati sequestrati nel 2011. In quell’occasione i carabinieri scoprirono a Spinea un capannone di proprietà di questo allevatore dove venivano organizzati combattimenti tra cani e tra cani e maiali e cinghiali. Ne seguì una regolare denuncia il sequestro di sette cani, tutti molossoidi, che furono affidati a un'azienda agricola.
“L’allevatore riuscì a recuperare poi uno dei cani e non si curò più degli altri tanto che il comune li trasferì in canile”, spiega una nota dell’associazione 100% animalisti. Due di loro, Frida e Freud, in condizioni peggio che precarie, furono affidati al canile Enpa di Ponzano dove in questi 12 anni sono stati curati e accuditi ed hanno ricevuto diverse richieste di affido. Fino a pochi giorni fa quando il loro ex allevatore si è presentato alla sede del canile. “Ora - scrive ancora l’associazione animalista - l’ex padrone li rivuole indietro, e si è presentato già tre volte minacciando gli operatori del canile. L'ultima volta ha bloccato l'uscita con l'auto, ed ha inveito contro gli operatori che, sentendosi in pericolo, si sono rivolti ai carabinieri”.
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