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07 luglio 2024

Castelfranco

Alluvioni a Castelfranco: proposta una nuova cassa di espansione

Oggi si è riunita la task force sulla sicurezza idraulica, convocata dal sindaco

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

alluvione 25/ 26 giugno

CASTELFRANCO VENETO - Il sindaco di Castelfranco Veneto ha riunito oggi la task force sulla sicurezza idraulica, per analizzare le recenti alluvioni e trovare delle soluzioni future. Durante l'incontro, l'amministrazione comunale ha sottolineato l'eccezionalità degli eventi del 25 giugno scorso, quando tra gli 8 e i 9 milioni di metri cubi d'acqua sono caduti in circa due ore su un'area di 10 mila ettari a nord della città, interessata dal torrente Avenale. Questo fenomeno straordinario ha superato la capacità di assorbimento del terreno e delle casse d'espansione dell'Avenale di Vallà e Poggiana, capaci di contenere fino a 750 mila metri cubi. Il torrente Avenale, con una portata di circa 25 metri cubi al secondo, è esondato, raggiungendo un picco di 142 mm di pioggia caduta in due ore, per un totale di 148/150 mm durante la notte. La situazione è stata aggravata dall'assenza di un'allerta meteo localizzata, nonostante una comunicazione di fase di attenzione per temporali inviata dalla Regione nel pomeriggio del 25 giugno. Il sindaco Marcon ha spiegato che "a livello di Protezione civile regionale, è emerso che la comunicazione e le procedure utilizzate nell’emergenza sono state corrette".

 

Tuttavia, ha sottolineato l'importanza di installare app di allerta meteo sui propri smartphone, dato che il sistema nazionale IT-Allert è ancora in fase di sperimentazione per eventi atmosferici. Durante l'emergenza, volontari dei cinque gruppi della Protezione civile di Castelfranco, coordinati da Franco De Faveri dell'ANC, insieme a Polizia Locale, Vigili del Fuoco e Carabinieri, sono intervenuti rapidamente. Altri gruppi di Protezione civile delle province vicine hanno poi offerto supporto, arrivando a un totale di 15 gruppi. All'incontro in Sala Consiliare hanno partecipato diversi rappresentanti degli enti locali, tra cui Martina Colaizzi dell'Autorità di Bacino Distrettuale Alpi Orientali, Enzo Sonza del Consorzio Brenta e altri dirigenti regionali e provinciali. "Abbiamo concordato questa mattina la necessità di lavorare ora con metodo dopo la straordinarietà dell’evento," ha dichiarato Marcon. L'Autorità di Bacino raccoglierà tutti i dati dei tre eventi alluvionali degli ultimi 40 giorni per formulare nuove mappe e classificare le zone di rischio. Sono allo studio due prime ipotesi di intervento: la realizzazione di una cassa di espansione su un terreno comunale di circa 16.000 mq vicino all'Avenale e l'individuazione di aree alluvionabili in accordo con i proprietari. Sono previsti ulteriori incontri che coinvolgeranno anche altri enti per discutere e pianificare gli interventi necessari.
 


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