ALPINI: «NOI L'INNO LO CANTEREMO SEMPRE»
In 600 ieri all'inaugurazione della nuova sede del gruppo alpini di Vittorio Veneto
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - 600 penne nere hanno sfilato ieri mattina, domenica, da Sant'Andrea, dove era stata celebrata la messa, a Serravalle, là dove sorge la sede del gruppo alpini di Vittorio Veneto in via A. Da Milano.
In testa al corteo il sindaco Da Re, il presidente della provincia Muraro, l'europarlamentare Scottà, il consigliere regionale Possamai, il presidente della sezione ANA Vittorio Veneto Angelo Biz e il consigliere nazionale dell'ANA Nino Geronazza. A seguire centinaia di alpini provenienti dai vari gruppi della sezione vittoriese.
Giunti nella sede, che sorge sul retro di palazzo Vascellari e che è accessibile da via Da Milano, lungo il Meschio, dopo la benedizione dell'edificio, un tempo adibito a scuderia, c'è stato il tradizionale taglio del nastro.
Commosso il capogruppo Mario Dalle Crode che nel suo discorso ha voluto ricordare l'impegno che tutto il gruppo, con l'aiuto degli sponsor, ha messo in questi sei anni per fare «di questo brutto anatroccolo un bel cigno». Un impegno, quello degli alpini, che anche il sindaco Da Re e il presidente Muraro hanno voluto sottolineare nei loro discorsi. Uno spirito, quello delle penne nere, sempre volto ad aiutare il prossimo e a impegnarsi in favore della comunità. Parole di stima verso il gruppo anche dal presidente della sezione ANA Vittorio Veneto, Angelo Biz, che al termine dell'inno di Mameli ha dichiarato, dopo le polemiche dei giorni scorsi, «noi alpini l'inno lo canteremo sempre».
La struttura è stata data dal comune agli alpini in comodato d'uso per 25 anni e potrà ospitare iniziative aperte a tutta la comunità vittoriese, potendo contare anche su un'ampia area verde.