ANCHE LE CASE DI RIPOSO DI TREVISO FINISCONO NELLA BUFERA POLITICA
Il posto sarebbe uno dei nodi per l'alleanza Lega-Pdl
| Mauro Favaro |
TREVISO – Il futuro della poltrona più importante dell'Israa, l'istituto di ricovero e assistenza agli anziani, è ormai diventato un caso politico. E, soprattutto, elettorale.
A dar fuoco alle polveri è stata l'indiscrezione che vorrebbe il consigliere comunale del Pdl, sponda sernagiottiana, Luigi Caldato, pronto a prendere il posto dell'attuale presidente, Fausto Favaro, in nome di un accordo con la Lega per andare assieme alla conquista di Ca' Sugana attraverso le elezioni della prossima primavera.
Lo schema è lineare: il Carroccio può concentrarsi sul candidato sindaco, hanno pensato nel centrodestra, se in cambio destina agli “azzurri” qualche altra seggiola. E quella dell'Israa è tra le prime della lista, dato che già a novembre verrà pubblicato il bando per individuare chi sarà il nuovo presidente a partire dalla metà di gennaio.
La partita, però, è tutt'altro che semplice. In Comune il Pdl si è già spaccato. Con Domenico Piccoli in prima linea che non intende accettare diktat sernagiottiani. “Favaro ha portato l'istituto a livelli di eccellenza in Europa ed è assurdo sostituirlo – sbotta il consigliere comunale “azzurro” a capo della commissione Sociale – assurdo rompere un meccanismo che funziona solo per i giochi politici dell'assessore regionale Remo Sernagiotto”.
E lo stesso Favaro, che ieri ha accolto una delegazione proveniente dalle Marche per studiare il sistema Treviso, non le manda certo a dire. “I calcoli dei partiti qui non dovrebbero contare: io darò sicuramente la mia disponibilità per continuare a guidare l'Israa, se mi verrà garantita l'assenza di vincoli come accaduto sino ad oggi – mette in chiaro – perché non ho mai chiesto agli anziani che tessera di partito avessero in tasca. Se poi a livello politico c'è qualcuno che non mi vuole dovrà spiegarlo agli utenti e ai cittadini”. Insomma, case di riposo per modo di dire.