Antenna 3, parla il figlio di Jannacopulos: "Fatto personale di mio padre, nessun effetto sulle due tv"
"Ci sono direttori, editori, e nulla ci è stato contestato dalla Procura di Vicenza. Che effetto c'è sulle due tv? Nessuno"
| Ansa |
TREVISO - "La vicenda di cui si occupa la Procura di Vicenza non ha nulla a che vedere con l'attività delle tv. Riguarda un fatto personale di mio padre, ma la società cui fanno capo le emittenti non è coinvolta, tant'è che non è stata oggetto di alcun provvedimento, ne' ad acquisizioni di materiali".
E' la posizione espressa da Filippo Jannacopulos, legale rappresentante della società editrice di Rete Veneta e Antenna 3, figlio di Giovanni Jannacopulos, indagato per minacce continuate verso il direttore dell'Uls Pedemontana, Carlo Bramezza.
La Procura di Vicenza, in relazione alla campagna mediatica che sarebbe stata messa in atto nei confronti del dirigente sanitario, ipotizza che Giovanni Jannacapolus svolgesse "di fatto l'attività di direzione e gestione" delle emittenti. Cosa smentita dal figlio, Filippo: "l'informazione - sottolinea - è sottoposta a regole precise. Ci sono direttori, editori, e nulla ci è stato contestato dalla Procura di Vicenza. Che effetto c'è sulle due tv? Nessuno".
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