Azione invita il Consiglio comunale di Montebelluna: "a tornare ad occuparsi di piste ciclabili e mobilità in sicurezza"
Il partito di Calenda chiede più attenzione alla mobilità sostenibile
MONTEBELLUNA - I rappresentanti locali del partito di Calenda, dopo il risultato elettore dello scorso settembre che a Montebelluna ha sfiorato il 10%, esortano gli organi di indirizzo politico-amministrativo a “riscoprire” l’importanza di una diffusa e articolata rete di piste ciclabili, per favorire la circolazione delle persone e diminuire il traffico. "Fino a qualche anno fa, le piste ciclabili riempivano la bocca di tutti - si legge in una nota del partito -: chi amministrava, chi faceva opposizione, i cittadini che le chiedevano a gran voce. Da qualche tempo, invece, sembrano "passate di moda", sparite dall'attualità del dibattito e dai progetti dell'amministrazione pubblica. Se ne sono perse le tracce, insomma. La recente scomparsa del campione di ciclismo, Davide Rebellin (investito da un camion mentre era in bicicletta), ha riportato all'attenzione una questione uscita dai radar, l’importanza dei percorsi protetti per la mobilità su due ruote".
Sulla drammatica vicenda di Rebellin, che va precisato non è stato investito a Montebelluna, il segretario provinciale del partito di Calenda, Vittorio Lago, aggiunge: "Quello che è successo al compianto Rebellin e, dicono i dati, a troppi altri impone di riaccendere la luce sull'importanza di una mobilità sicura per tutti, che agevoli chi va (o potrebbe andare) in bicicletta e chi transita sulla strada in auto. Purtroppo a livello nazionale, la manovra economica approdata in Parlamento in questi giorni taglia completamente i fondi per la costruzione di piste ciclabili. Il taglio è di 94 milioni e porta all’azzeramento di un fondo istituito nel 2019".
"A livello locale, a Montebelluna, ci sono esempi di mancate prosecuzioni di circuiti esistenti, importanti se non necessarie - contestualizza Alberto Tessariol, referente territoriale per Azione -. Quei percorsi sono una priorità, per motivi di sicurezza ed anche per alleggerire il traffico veicolare. Quanti ragazzini potrebbero andare a scuola in autonomia, ad esempio, se si investisse nella loro realizzazione? Senza essere accompagnati in auto fin davanti ai cancelli d'ingresso. In effetti, seguendo gli ordini del giorno delle ultime riunioni di Consiglio comunale o sfogliando il notiziario periodico che arriva nelle case, di simile programmazione non c’è traccia.".
Quindi Tessariol conclude: "Un concittadino ci ha segnalato di essersi rivolto a febbraio, per iscritto, ai competenti Uffici e di aver fatto altrettanto con tre Assessori, più di recente, a ottobre, per segnalare la necessità di proseguire la ciclopedonale lungo via delle Piscine, a Contea, da via Cavarer fino alla rotatoria dove la strada prende il nome di via Callarga. Ad oggi, però, nessuna risposta. Ci auguriamo che le commissioni comunali deputate stiano lavorando in tal senso e che, contrariamente a quanto palesato dal Governo Meloni coi suoi primi atti, sul territorio la sensibilità verso quelle soluzioni strategiche sia ancora presente". OT
FOTO Vittorio Laro e Alberto Tessariol