Baby gang, Conte: "Certezza della pena e rieducazione per i ragazzi"
Il sindaco lancia un appello ai ministri per "costruire insieme un nuovo modello sociale"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Il sindaco Mario Conte interviene sul tema del disagio giovanile e sulle baby gang alla luce degli ultimi gravi fatti di cronaca, in particolare quello di Udine, che vede un 19enne trevigiano, di Mareno di Piave, accusato di omicidio dopo aver sferrato un pugno che ha provocato la morte dell’imprenditore giapponese Shimpei Tominaga.
“Concordo con il presidente Luca Zaia circa la necessità di un intervento normativo sul tema delle “baby gang”. Il mondo è cambiato e c’è anche una certa precocità nel perpetrare condotte illecite”, le parole del sindaco Conte. “Mesi fa avevo lanciato un appello ai Ministri del Lavoro, Università, Istruzione, Cultura, Sport e Salute per costruire insieme un nuovo modello sociale. I ragazzi ci dimostrano quotidianamente che dove c’è presenza, attenzione, ascolto e coinvolgimento ci sono impegno, partecipazione e soddisfazioni”.
“Dobbiamo assolutamente indirizzare i giovani, sostenerli e dall’altro lato fare sì che chi sta prendendo una strada sbagliata possa ravvedersi. Certezza della pena e rieducazione sono sicuramente importanti e in questo senso lo sforzo che sta facendo il Governo, e mi riferisco al Decreto Caivano, anche grazie al Sottosegretario Andrea Ostellari. Rinnovo il mio invito ad unire le forze dal Governo agli enti locali, dalle istituzioni alla famiglia, per fare sì che all’applicazione rigorosa delle leggi si associ un percorso che faccia sentire i ragazzi seguiti e coinvolti”.
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