ROMA - "La nostra proposta non è una pretesa, tanto meno una mia pretesa. La nostra proposta è un dovere''. Lo ha detto Pierluigi Bersani, in occasione della presentazione del primo degli otto punti di governo del Pd, quello dedicato alle norme per la lotta alla corruzione e il falso in bilancio, tradotto in un Ddl su "concussione, corruzione, traffico di influenze illecite, autoriciclaggio e falso in bilancio, scambio elettorale" illustrato da Piero Grasso e Andrea Orlando.

''Dobbiamo dire attraverso quale via può essere data governabilità al Paese - ha spiegato - e avviata la legislatura, attraverso quale via siamo pronti ad assumerci una responsabilità che è cambiamento. Perché non c'è responsabilità e cambiamento". "C'è una situazione parlamentare dove il Pd ha quasi il doppio dei parlamentari della destra e quasi il triplo dei parlamentari del M5S - ha osservato -. La nostra alleanza ha la maggioranza assoluta alla Camera e relativa al Senato" e solo per un "balordo e pericoloso sistema elettorale" la governabilità "non è consentita in automatico" con questi numeri.

"Il Paese è in una crisi profonda - ha continuato -, c'è una recessione drammatica, il problema sociale si aggrava, l'andamento economico reale preoccupa". "Il richiamo di Squinzi è da sottolineare: bisogna che teniamo gli occhi fissi sul drammatico passaggio di questa vita nazionale", ha aggiunto il leader del Pd.

Presentando il primo degli otto punti di governo del Pd, Bersani ha dichiarato: "Non è vero che con l'onestà non si mangia. Si mangia e si beve". "La corruzione e il falso in bilancio sono norme che non riguardano solo il grado di civismo di un Paese ma anche l'economia. Non è possibile che l'Italia sia al 72/esimo posto nella classifica della legalità", ha spiegato ancora Bersani. Il Ddl del Partito democratico prevede sanzioni più severe e anche un sistema di pene alternative alla detenzione e misure per la deflazione del processo penale.

(Adnkronos)