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28 luglio 2024

Italia

Bindi boccia Letta premier: ''No a larghe intese''

| Carlo De Bastiani |

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Bindi boccia Letta premier: ''No a larghe intese''

ROMA - ''Ho grande stima di Enrico Letta e credo che sarebbe molto capace, ma non è certo questo il momento''. Dal caos del Pd, la presidente dimissionaria del partito Rosy Bindi commenta il toto premier scattato dopo la rielezione di Giorgio Napolitano, che vede i nomi di Enrico Letta e Giuliano Amato, che ha già incassato il no della Lega, in pole position nell'ipotesi di un governo del Presidente.

''Sono stati giorni molto difficili e anche molto amari - dice Bindi rispondendo a Maria Latella su SkTg24 - La politica e il Parlamento non dovevano dare questo spettacolo''. L'ex presidente si dice contraria al governissimo: ''Noi non abbiamo scelto la linea delle larghe intese e credo che sia una strada da non perseguire neanche adesso. La nostra gente non le vuole''.

Dopo con una nota la Bindi chiarisce meglio il suo pensiero. ''Un governo di scopo e del Presidente per affrontare le emergenze economiche e sociali del Paese e fare le necessarie riforme istituzionali, non può essere guidato né avere tra i suoi ministri figure politiche di primissimo piano''.

Dal Pdl intanto arriva sempre più forte la richiesta di un ''governo di emergenza per affrontare il nodo fondamentale della crescita - dice l'ex capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto - e la formazione di una assemblea costituente per le riforme cosi come proposto da Marcello Pera''. Allla Bindi poi replica direttamente Daniela Santanchè. ''Purtroppo non ha capito quello che è successo e che sta succedendo, soprattutto fuori dai palazzi. Non comprende che gli italiani sono allo stremo e che è urgente un governo di coalizione che sia il più forte possibile per potere dare in fretta le risposte di cui il Paese ha bisogno''. Altrimenti, avverte, ''di questo passo, oltre a far finire il Pd quelli che la pensano come la Bindi, faranno finire anche il Paese''.

Ora l'appuntamento è per lunedì pomeriggio alle 17, quando il presidente della Repubblica si presenterà di fronte al Parlamento in seduta comune per giurare e pronunciare il suo discorso. "Avrò modo di dire quali sono i termini con cui ho accolto l'appello ad assumere di nuovo la carica di presidente", si è imitato a dire ieri Napolitano.

(Adnkronos/Ign)

 



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