BLITZ ANTIDROGA A MOGLIANO
Il sindaco Giovanni Azzolini auspica la chiusura del locale
| Milvana Citter |
MOGLIANO VENETO – Blitz degli agenti della Digos sabato notte nel locale da ballo all’interno dell’ex circolo ippico di Villa Condulmer. Rinvenuti elementi utili per l’indagine che la questura di Treviso, ha avviato dopo che un 17enne di Mestre era stato ricoverato in gravi condizioni per aver assunto MdMa.
Il locale verso la chiusura. Un blitz in piena regola, con gli agenti che fanno irruzione mente all’interno del locale la musica è a palla e i ragazzi ballano. Questo quanto successo nella notte tra sabato e domenica scorsi, all’interno del locale da ballo allestito nell’ex circolo ippico di Villa Condulmer (completamente indipendente dall’hotel) dove in quel momento si stava svolgendo un rave party , pubblicizzato anche su internet.
Pochi i clienti presenti, una quarantina di ragazzi provenienti soprattutto da fuori regione ed arrivati a Mogliano proprio per l’evento. All’interno gli agenti hanno trovato anche sostanze stupefacenti. A portare i poliziotti all’ex circolo ippico, le indagini avviate dalla questura qualche settimana fa dopo che un ragazzino di 17 anni di origine bengalese e residente a Mestre, era stato ricoverato all’ospedale dell’Angelo in gravi condizioni dopo aver assunto Mdma, conosciuta comunemente come exstasy.
E proprio nell’ex circolo ippico, il ragazzino potrebbe aver assunto la droga durante un rave party. Visti i riscontri del blitz, il questore Carmine Damiano sta valutando un provvedimento di chiusura. E una chiusura è anche quello che auspica il sindaco Giovanni Azzolini (in foto): «In questi ultimi mesi ho ricevuto moltissime segnalazioni da parte dei cittadini sul locale per rumori, schiamazzi e situazioni poco rassicuranti. Un cittadino mi ha raccontato di essere svegliato da un gruppo di ragazzi che, in evidente stato confusionale, diceva di aver perso le scarpe, poi trovate nell’orto del signore nel quale il gruppetto era caduto sfondando la recinzione. Ora l'episodio del 17enne finito in rianimazione. Situazioni che non si possono più tollerare, per un locale che un tempo era un luogo di ritrovo d’elite e oggi è ai limiti del degrado».