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25 aprile 2024

Treviso

BLOCCATA DALLA PIENA, URLA E VIENE SALVATA DAI CARABINIERI

Una 84enne sorpresa dall'ondata del Melma ha rischiato di morire di freddo

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

BLOCCATA DALLA PIENA, URLA E VIENE SALVATA DAI CARABINIERI

VILLORBA Ha rischiato di morire di freddo in mezzo all’acqua del fiume Melma che, dopo aver passato gli argini, ha letteralmente invaso la sua abitazione di Lancenigo. E’ quanto accaduto ieri mattina a una signora di 84 anni, che vive da sola all’inizio di via Chiesa e che è stata colta di sorpresa dall’ondata di maltempo. A salvarla sono state le sue disperate richieste d’aiuto captate, quasi per caso, da una pattuglia dei carabinieri impegnata a controllare la zona di Villorba più flagellata dalle piogge di ieri. Seguendo le urla, infatti, i militari hanno portato in salvo la donna, ormai al limite dell’ipotermia, e l’hanno trasferita all’interno della caserma di via XX settembre dove, al caldo, ha ripreso le forze. Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza del Suem.

Già prima di sera, comunque, la giunta Serena le ha messo a disposizione una struttura del municipio dove potrà rimanere sino a quando la sua casa non sarà stata sistemata e la situazione non sarà tornata alla normalità. «Alla fine è stata l’unica sfollata – spiega il sindaco – la signora verrà ospitata in una struttura del Comune sino a quando non si sarà sistemato tutto». E le cose, per fortuna, non dovrebbero andare troppo per le lunghe.

Dopo la paura della mattina, quando l’intensità della pioggia non accennava a diminuire e la portata del Melma di conseguenza, già nel tardo pomeriggio l’emergenza alluvione è in parte rientrata. A partire dalle zone più critiche finite subito sott’acqua: via Chiesa e il centro di Lancenigo e le vie Traversi e Montegrappa a San Sisto. Strade che la Polizia locale e la Protezione civile hanno immediatamente chiuso al traffico, anche perché nel giro di poche ore l’asfalto è letteralmente scomparso, ricoperto da uno strato di fanghiglia alto ben più di mezzo metro arrivato ad invadere, nonostante i sacchetti di sabbia e le paratie di legno, una manciata di abitazioni. Cinque famiglie, invece, hanno dovuto attendere sera, quando l’acqua è calata, per riuscire a raggiungere le proprie case. A queste aree vanno aggiunte quelle di via Codette e di vicolo Cavour. In quest’ultima, in particolare, nel tardo pomeriggio è scattato l’allarme per una cisterna di gasolio che, piena d’acqua, ha sversato del carburante nel terreno. Sul posto, richiamati da alcuni residenti, sono intervenuti i vigili urbani e il Comune ha già ordinato lo svuotamento immediato del serbatoio.

«La parte est del paese, dove passa il Melma, è andata completamente in tilt, mentre la parte a Ovest, dove c’è il Limbraga, non ha avuto alcun tipo di problema – fa il punto il primo cittadino, Marco Serena – è evidente che la causa di tutti i disagi è stato il Melma, che non era capace di scaricare l’acqua». I canali di scolo potevano forse far meglio il proprio lavoro? «Facciamo sempre la pulizia seguendo un calendario comunale, certo che le foglie cadute negli ultimi giorni, visto che l’inverno è arrivato anche in ritardo, possono aver ostruito qualche tombino, comunque su questo fronte siamo tranquilli – mette le mani avanti Serena – la cosa più importante è che l’emergenza sia subito rientrata e che ora tutti i cittadini siano al sicuro». A cominciare dalla signora di 84 anni che per un acquazzone autunnale ha rischiato la vita.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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