BLOCCATA DALLA PIENA, URLA E VIENE SALVATA DAI CARABINIERI
Una 84enne sorpresa dall'ondata del Melma ha rischiato di morire di freddo
| Mauro Favaro |
VILLORBA – Ha rischiato di morire di freddo in mezzo all’acqua del fiume Melma che, dopo aver passato gli argini, ha letteralmente invaso la sua abitazione di Lancenigo. E’ quanto accaduto ieri mattina a una signora di 84 anni, che vive da sola all’inizio di via Chiesa e che è stata colta di sorpresa dall’ondata di maltempo. A salvarla sono state le sue disperate richieste d’aiuto captate, quasi per caso, da una pattuglia dei carabinieri impegnata a controllare la zona di Villorba più flagellata dalle piogge di ieri. Seguendo le urla, infatti, i militari hanno portato in salvo la donna, ormai al limite dell’ipotermia, e l’hanno trasferita all’interno della caserma di via XX settembre dove, al caldo, ha ripreso le forze. Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza del Suem.
Già prima di sera, comunque, la giunta Serena le ha messo a disposizione una struttura del municipio dove potrà rimanere sino a quando la sua casa non sarà stata sistemata e la situazione non sarà tornata alla normalità. «Alla fine è stata l’unica sfollata – spiega il sindaco – la signora verrà ospitata in una struttura del Comune sino a quando non si sarà sistemato tutto». E le cose, per fortuna, non dovrebbero andare troppo per le lunghe.
Dopo la paura della mattina, quando l’intensità della pioggia non accennava a diminuire e la portata del Melma di conseguenza, già nel tardo pomeriggio l’emergenza alluvione è in parte rientrata. A partire dalle zone più critiche finite subito sott’acqua: via Chiesa e il centro di Lancenigo e le vie Traversi e Montegrappa a San Sisto. Strade che la Polizia locale e la Protezione civile hanno immediatamente chiuso al traffico, anche perché nel giro di poche ore l’asfalto è letteralmente scomparso, ricoperto da uno strato di fanghiglia alto ben più di mezzo metro arrivato ad invadere, nonostante i sacchetti di sabbia e le paratie di legno, una manciata di abitazioni. Cinque famiglie, invece, hanno dovuto attendere sera, quando l’acqua è calata, per riuscire a raggiungere le proprie case. A queste aree vanno aggiunte quelle di via Codette e di vicolo Cavour. In quest’ultima, in particolare, nel tardo pomeriggio è scattato l’allarme per una cisterna di gasolio che, piena d’acqua, ha sversato del carburante nel terreno. Sul posto, richiamati da alcuni residenti, sono intervenuti i vigili urbani e il Comune ha già ordinato lo svuotamento immediato del serbatoio.
«La parte est del paese, dove passa il Melma, è andata completamente in tilt, mentre la parte a Ovest, dove c’è il Limbraga, non ha avuto alcun tipo di problema – fa il punto il primo cittadino, Marco Serena – è evidente che la causa di tutti i disagi è stato il Melma, che non era capace di scaricare l’acqua». I canali di scolo potevano forse far meglio il proprio lavoro? «Facciamo sempre la pulizia seguendo un calendario comunale, certo che le foglie cadute negli ultimi giorni, visto che l’inverno è arrivato anche in ritardo, possono aver ostruito qualche tombino, comunque su questo fronte siamo tranquilli – mette le mani avanti Serena – la cosa più importante è che l’emergenza sia subito rientrata e che ora tutti i cittadini siano al sicuro». A cominciare dalla signora di 84 anni che per un acquazzone autunnale ha rischiato la vita.