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27 gennaio 2025

Treviso

BRUNELLO: INFORMAZIONE SI, MA RISPETTANDO LE REGOLE

Telecamere in Consiglio comunale, il sindaco di Quinto replica alle accuse dei grillini

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

BRUNELLO: INFORMAZIONE SI, MA RISPETTANDO LE REGOLE

Quinto di Treviso - Il sindaco di Quinto, Dino Brunello, respinge al mittente le accuse di Nicola Faraoni, attivista de “iGrilli Treviso Meetup 40”, motivando la sua decisione di non far entrare le telecamere dei seguaci di Beppe Grillo nel Consiglio comunale dello scorso 23 dicembre. Lo scorso 29 dicembre avevamo dato conto della versione di Faraoni, impegnato, assieme agli altri attivisti nell’operazione”Fiato sul collo” .

Ora, volentieri, ospitiamo la replica del primo cittadino del Comune di Quinto. “In qualità di presidente del Consiglio comunale e responsabile del regolare funzionamento dei lavori delle riunioni consiliari, ho inteso non consentire - in mancanza di richiesta specifica e norme regolamentari ad hoc – l’uso di telecamere per l’effettuazione di riprese audiovisive della seduta consiliare dello scorso 23 dicembre questo ho ritenuto di fare, perché sono convinto che il principio generale di informazione vada coniugato con la tutela di alcuni diritti fondamentali”.

Il sindaco, sostiene, contrariamente a quanto affermano i grillini, che la sua presa di posizione non dev’essere letta come una “cacciata”: “si è trattato dell’esercizio di un potere di regolazione dei lavori consiliari che spetta al sindaco, di un confronto deciso, serrato e di un vivace scambio di battute intervenuto, tra l’altro, a lavori del Consiglio ormai chiusi”.Ricordiamo che Faraoni aveva sostenuto che il sindaco, al termine dell’assise, gli avrebbe detto: “Non meriti neanche di vivere nel comune di Quinto! Sei un cittadino disperato!”.

Brunello aveva, invece, concesso, l’utilizzo della telecamere nel Consiglio comunale del 26 novembre. “Diversa è stata invece la mia decisione quando, in relazione alla seduta del Consiglio comunale del 26 novembre mi è stata presentata preventiva, regolare richiesta di effettuazione di riprese audiovisive: in quell’occasione, in qualità di presidente dell’assemblea ho dato la relativa autorizzazione, con alcune dovute limitazioni sulle quali, peraltro, nessuna obiezione o rilievo sono stati sollevati.

Brunello smentisce anche quanto dichiarato, sempre nel nostro succitato articolo, da Faraoni circa l’atteggiamento tenuto dal consigliere di opposizione Giorgio Rachello. Secondo Brunello avrebbe affermato: “il Sindaco ha ragione perché è il responsabile della riunione” aggiungendo che ”se ci sono riserve, sono giuste!”.

Invece secondo Faraoni, Rachello avrebbe “nettamente preso le distanze dalla decisione del sindaco”. “Pregiudizi o comportamenti arbitrari tesi a comprimere diritti – spiega Brunello - non fanno parte del mio modo di operare; regole e rispetto di norme e principi, invece, fanno parte del mio modo di affrontare, dal punto di vista amministrativo e non solo, i vari problemi che quotidianamente vengono sottoposti ad una Amministrazione pubblica.

Contemperare i vari diritti che possono essere coinvolti da una singola richiesta e/o iniziativa è – ricorda il sindaco - un preciso dovere che non intendo disattendere e un’ irrinunciabile garanzia che devo ai miei cittadini”. Brunello conclude dicendo che: " Ben sa chi ha avuto modo, occasione o necessità di avvicinarsi all’Amministrazione che rappresento e al sindaco, in particolare, che disponibilità, trasparenza e accessibilità ad atti, documenti e informazioni hanno sempre costituito e costituiscono non solo principi condivisi, ma prassi costante nei rapporti posti in essere con il cittadino".

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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