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28 marzo 2024

Treviso

BUONA DOMENICA Porte aperte per Putin all'ospedale psichiatrico giudiziario

Mentre Carla Da Ponte, ex procuratrice capo del Tribunale penale internazionale, lo manderebbe a processo per crimini di guerra, c'è chi ha diagnosticato una malattia mentale.

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

Putin malato da ricoverare in un ospedale psichiatrico giudiziario

TREVISO - Spiccare un mandato di cattura internazionale per crimini di guerra nei confronti di Vladimir Putin, si può. A essere convinta l’ex procuratrice capo del Tribunale penale internazionale, Carla Del Ponte e già chief prosecutor del Tribunale dell’Aja. Colei che in questi panni - per intenderci - ma incriminato a suo tempo Miolsevic e Karadzic.

“So che il procuratore della Corte penale internazionale ha aperto una inchiesta per i crimini di guerra e contro l’umanità che sono stati commessi e si commettono tuttora durante il conflitto in Ucraina. Le prove permetteranno non solo di stabilire quali e quanti ne sono stati commessi, ma anche di identificare gli autori. Ma il primo responsabile è sicuramente il presidente Putin. E con lui tutti i politici e militare con incarichi di responsabilità”. (“La Repubblica” - 13 marzo 2022).

Nel frattempo - e nella speranza che l’ex procuratrice capo del Tribunale penale internazionale ci abbia visto giusto - perché non chiedere l’intervento dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) per procedere a un ricovero coatto in un ospedale psichiatrico giudiziario? Ammesso e non concesso, naturalmente, che possa questo organismo avocare a sé qualche potere di tal fatta. In fondo un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) si dispone per molto ma molto meno, giusto?

Ed è acclarato - inutile girarci tanto intorno - che l’aspirante zar di tutte-ma-proprio-tutte le Russie, di testa non sta bene, e forse neanche nel resto.

Su “Il Domani” sempre di domenica scorsa il medico e giornalista Andrea Casadio ha pubblicato una diagnosi che inquieta, e non poco: “Un viso simile al suo, detto facies lunare” é tipico di chi assume alte dosi di steroidi, che sono farmaci dal potente effetto antinfiammatorio e immunodepressivo, o certi tipi di cancro, come quello della prostata. Gli steroidi danno pesanti effetti collaterali: indeboliscono le difese immunitarie, perciò chi li assume è più esposto alle malattie infettive, si ammala più facilmente e ha spesso la febbre e la tosse; possono modificare il comportamento e l’umore, rendendo un individuo volubile è aggressivo. Ad alte dosi possono provocare confusione mentale e alterazioni del pensiero”.

Nell’articolo viene citata anche l’opinione del senatore repubblicano Usa, Marco Rubio: “Per ora, non posso dire di più, ma è ovvio che Putin non è più lui. È sempre stato un killer, ma adesso il suo comportamento è cambiato in maniera significativa. È chiaro che ha qualche problema neurologico o di salute”.

Mercoledì scorso infine ci ha messo il carico da novanta su “Il Corriere della sera” Mikhail Khodorkovsky:“Io ero al vertice di una grande impresa e Putin era presidente, avevamo rapporti di lavoro. Vent’anni di potere lo hanno cambiato, a quanto pare. Oggi si permette di fare cose che prima non osava. All’epoca si comportava in maniera più normale, riconosceva l’esistenza di certi limiti. Ma al fondo è sempre lui. Era già un criminale e tale è rimasto. Ha la mentalità di un esponente della criminalità organizzata. È ciò che i leader occidentali non hanno mai capito, non capiscono adesso e, mi spiace, temo non capiranno mai”.

Ce n’è abbastanza insomma per sperare che la psichiatria dia una mano a fermare questa orribile carneficina.

Buona domenica

 


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Roberto Grigoletto

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