Carcassa di un topo nel wafer, verifiche anche nella Marca
Asl: "L'inserimento forse durante il confezionamento". La scoperta nel Brindisino, controlli nel luogo produzione
| Angelo Giordano |
TREVISO - Voleva fare uno spuntino, è finita in ospedale per un malore suscitato dall'orrore della scoperta. Anche gli accertamenti effettuati da un istituto Zooprofilattico hanno confermato che all'interno di una confezione di wafer acquistata nei giorni scorsi da una coppia a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, c'erano i resti di un topo. Lo rende noto l'Asl Brindisi.
Le verifiche ispettive sono state effettuate dal Servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi. L'ispezione, come informa il direttore del servizio Liborio Rainò, ha riguardato tutte le confezioni della stessa marca in vendita nel supermercato, che sono state ritirate e campionate ai fini dell'analisi, "di cui si attende l'esito".
La verifica ha riguardato anche il deposito del supermercato "in cui tutto è risultato nella norma". Secondo l'Asl "l'ipotesi quindi è che il fatto sia accaduto durante il confezionamento del prodotto". Per questo motivo è stata allertata "la Regione Veneto, da cui proviene il prodotto, dove sono in corso gli accertamenti ispettivi da parte della Asl di Treviso, competente per territorio, nello stabilimento di produzione".
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