CASELLATO: "LA LISTA RAZZA PIAVE PUZZA DI FASCISMO"
Continua la querelle sul nome scelto per la lista che sostiene la ricandidatura del presidente della Provincia
| Laura Tuveri |
TREVISO – Continua l’attacco della candidata alla presidenza della Provincia del centrosinista, Floriana Casellato (nella foto), alla lista di appoggio alla ricandidatura del presidente Leonardo Muraro.
"Il termine "razza Piave" puzza di fascismo, altro che richiamo alla gente trevigiana come sproloquia Muraro. In un libro che gode della prefazione del presidente della Regione Luca Zaia, allora presidente della Provincia, che proprio di fascismo nella Marca tratta. Sono lo stesso governatore del Veneto e l'assessore provinciale Marzio Favero a smentire Muraro e i suoi deliri elettorali".
Il volume viene oggi adottato nelle scuole di Paese ed e intitolato "Piccole Italiane e Ballilla, strategie di persuasione alla scuola del Duce". La pubblicazione, che fu realizzata anche grazie al contributo della Provincia di Treviso, propone una ricca testimonianza di come venissero inculcate le idee fasciste e di quali fossero le massime del regime.
“Tra queste – prosegue Casellato - l'invenzione della "Razza Piave", con forti connotati razzisti, come ben documentato in una foto a pag 61 (Pdf in allegato), in cui, tra gli esempi della propaganda di regime, c'è una iscrizione collocata sui muri di Codogné, in cui si legge "Razza Piave, razza fascista". Casellato afferma che il nome scelto per la lista “è l'ulteriore conferma di come Muraro, nel costituire la sua lista "Razza Piave" abbia attinto alla peggiore memoria storica oltre che a connotare, per la prima volta nella storia repubblicana di questo Paese, una lista elettorale in senso razziale e razzista".
Secondo Casellato gli elettori sarebbero stanchi “di queste baggianate folcloristiche di pessimo gusto, che altro non sono se non un’ulteriore testimonianza dello spirito razzista del candidato leghista, che invece di puntare su proposte e programmi solletica e spera di sfruttare le peggiori tensione e i peggiori sentimenti alimentati dalla Lega in questi anni. Le genti del Piave sono tutti coloro che hanno dato la vita sul fiume sacro alla Patria per il bene della Nazione, senza distinzione di provenienza geografica”.