CASO DURANTE, IL CSM HA FATTO IL SUO DOVERE
La procura di Roma non può essere imputata di lentezza: dal Venezuela non c'era piena collaborazione
Ponzano Veneto – Il Csm ha archiviato l’esposto presentato dai famigliari dei Durante contro la Procura di Roma accusata di lentezza nelle indagini. «Non paiono profilarsi elementi tali da ritenere che le indagini non siano state e non siano condotte con la doverosa attenzione» ha stabilito il Consiglio superiore della magistratura dopo aver sentito il capo della procura di Roma Giovanni Ferrara e il sostituto titolare dell'inchiesta Maria Caterina Sgrò, che sta procedendo per disastro colposo nei confronti di ignoti.
I familiari dei dispersi italiani a largo di Los Roques in Venezuela il 4 gennaio 2008, avevano presentato un esposto al Palazzo dei Marescialli affinché verificassero la conduzione delle indagini dei pm di Roma che si stanno occupando dell'inchiesta. Intanto le ricerche del relitto del velivolo proseguono anche se due i magistrati romani lamentano solo due punti sui quali dal Venezuela non si collabora con i magistrati italiani. Ferrara e Sgrò affermano di non aver mai avuto risposta alla richiesta di avere la relazione dell'agenzia sulla sicurezza dei voli e l'esito dell'accertamento sul Dna degli unici resti di ossa umane riconducibili al disastro aereo.
L’agenzia afferma di non poterlo fare essendo vincolata da una convenzione che hanno stipulato con il Venezuela per la segretezza di questi dati. Mentre per quanto riguarda il cellulare di uno dei viaggiatori che squillava dopo la scomparsa dell’aereo, per i due inquirenti romani è tutto chiaro. «Dai tabulati - spiega infatti il sostituto Sgrò - risultano contatti per pochi secondi, ma sono contatti dovuti ai ripetitori, quindi alle celle che captano appunto il messaggio di chiamata ma che poi non è stato inviato al cellulare della vittima».