A Castelfranco un Presidio permanente, ogni giorno, per la Pace in Ucraina
Il presidio ha lo scopo primario sensibilizzare la popolazione sul dramma del conflitto ucraino. «È necessario rifiutare l'indifferenza e affermare una cultura di pace».
CASTELFRANCO - La guerra in Ucraina ha sconvolto le nostre coscienze e risvegliato timori e preoccupazioni che speravamo relegati al secolo scorso. Invece le immagini dei bombardamenti delle città, dell’avanzata dei carri armati e delle vittime distese sul terreno, hanno turbato a fondo la nostra sensibilità.
La risposta più immediata è stata la richiesta di far tacere le armi, di bloccare le azioni belliche. Una volontà di pace emersa in tutta Europa e anche a Castelfranco, testimoniata dalla partecipata fiaccolata per la pace di mercoledì 2 marzo, con la presenza di oltre un migliaio di persone.
Il Comitato per la Pace, organizzatore della fiaccolata, ha deciso ora di posizionare un presidio in piazza Giorgione, aperto ogni giorno dalle 17 alle 19. Chiunque intenda dare il proprio contributo è ben accetto, per aiutare il Comitato per la pace nella sua opera di sensibilizzare la popolazione sul dramma del conflitto ucraino e sulle pesanti conseguenze subite dalla popolazione civile.
«In questa guerra tutti hanno tutto da perdere, compreso il popolo russo. Oltre ad esprimere solidarietà al popolo ucraino dobbiamo sostenere le migliaia di persone che in tutta la Russia manifestano contro la guerra mentre il Cremlino continua a ridurre al silenzio le proteste» comunicato dal Comitato.
Non è la prima volta che il Comitato sceglie la via della piazza. Già nel 1999, all’epoca del bombardamento aereo della NATO ai danni della Serbia di Slobodan Milošević, gli attivisti avevano allestito un presidio per la pace. Oggi come allora, il presidio, pur presentando al suo interno posizioni leggermente differenziate su alcuni argomenti specifici, è accumunato dalla volontà di pace e vuole stimolare il dibattito tra le diverse voci che si uniscono alla condanna dell’azione russa.
Il presidio intende inoltre diventare un punto di riferimento per l'informazione e il supporto alle tante iniziative di solidarietà presenti nel territorio, dall’invio di cibo e medicinali all’accoglienza dei profughi. «Vogliamo essere sempre con chi vive violenza e oppressione, impegnandoci a riproporre nei nostri contesti quotidiani comportamenti e azioni di pace, a recuperare una memoria ed un impegno che faccia di noi non solo dei cittadini più consapevoli e responsabili ma, soprattutto, donne e uomini di pace».