MOGLIANO - A oggi, giovedì, le firme della petizione per salvare l’area umida delle cave senili di Marocco e poter far nascere qui il Parco della biodiversità di Mogliano ha raggiunto quota 2.000 firme.

Al via qualche giorno fa la raccolta di firme per garantire la salvaguardia del patrimonio ambientale e paesaggistico dell’area delle cave.

Si tratta di venti ettari di verde costituiti al tempo stesso da bacini acquei e area boschiva, con centinaia di specie animali e vegetali censite.

Promuove dell’iniziativa il comitato a difesa delle ex cave di Marocco: in campo dal 2004 per la salvaguardia della biodiversità.

In una nota Paolo Favaro del Comitato a difesa delle ex cave di Marocco spiega: «Chiediamo di firmare la petizione (qui sotto) per esercitare una pressione positiva sulla nostra Amministrazione comunale e convincerla che è arrivata l’ora di chiudere la partita col privato per garantire un uso pubblico e regolamentato dell’area delle cave senili di Marocco a fini di studio, conservazione della biodiversità e tutela paesaggistica».

Obiettivo minimo 3.000 firme.

Qui la petizione 

L’area si trova ai confini tra la provincia di Treviso e quella di Venezia, a ridosso del fiume Dese e via Marocchesa. Obiettivo della petizione è sensibilizzare sindaco e giunta a proseguire la promessa di impegno di trovare un accordo con la proprietà, la Quaternario Spa, per mettere in salvo il patrimonio naturalistico dell’area trasformandola in parco pubblico.