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28 novembre 2024

Vittorio Veneto

Chi l’ha già vista? La lista civica Vittorio Futura e la petite madelaine della politica

La somiglianza con la civica Vittorio Nuova creata a metà degli anni ’90 è palese

| Michele Bastanzetti |

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| Michele Bastanzetti |

civica Vittorio Nuova

VITTORIO VENETO - La presentazione della lista civica concepita da Giulio De Antoni e Adriano Botteon, è stata per taluni come la petite madelaine che evocò a Proust i ricordi narrati nel suo Alla ricerca del tempo perduto. Così, al disvelamento del logo della civica PROGETTO VITTORIO FUTURA, cui auguriamo i migliori successi, i vittoriesi di buona memoria e più inclini al sentimentalismo non hanno potuto contenere un sussulto. Per altri, di più rude istintività, si tratta di un palese plagio grafico e semantico.

La similitudine è infatti palese con la civica Vittorio Nuova creata a metà degli anni ’90 a sostegno della candidatura dell’avv. Giacomo Caldart che si batterà al ballottaggio, venendone sconfitto, col mitico geologo del centro sinistra Antonio Della Libera. Nella storia di Vittorio è un caso unico e istruttivo di una lista civica che sia riuscita ad ottenere una simile lusinghiera prestazione. La sua forza fu di essere palesemente svincolata dai partiti, a differenza di quelle che si susseguirono e che si accingono al palio elettorale del giugno prossimo. Tale civica, col ritiro di Caldart, poi si consegnò armi e bagagli ai conquistadores padani che la assoggettarono a sostanzioso beneficio di pochi adepti, soffocandone l’originario anelito rinnovatore. Dunque si chiamava “Vittorio Nuova” e questa “Vittorio Futura” (identico il messaggio), era colorata in bianco rosso e blu come questa, soprattutto aveva come questa un tosatèl che correva lungo una strada.

Merita ricordare un curioso episodio, che quantifica la grinta con la quale questa compagine interpretò in origine il suo ruolo in consiglio comunale. Uno degli assessori di Della Libera, Giovanni Tonin, infastidito dalla durezza della opposizione di Vittorio Nuova, la invitò a trasferirsi in cima al Pizzoc, allora coperto di neve. Detto, fatto. Le foto storiche che alleghiamo, oltre a riportare il logo della civica ispiratore del plagio, dimostrano quel singolare trasferimento politico-scialpinistico.

 

Nella foto il manifesto della civica Vittorio Nuova

 


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Michele Bastanzetti

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