CISL CRITICA SUL FONDO ANTICRISI DELLA PROVINCIA
Griglie proppo strette per accedervi. Il sindacato: "ingiusto escludere gli stranieri"
| Laura Tuveri |
Treviso - “Molto più fumo che arrosto”. Così la Cisl trevigiana definisce il Fondo a sostegno delle famiglie, istituito dalla Provincia, che mette a disposizione 500 mila euro e prevede contributi individuali pari a 1.000 euro. Secondo la Cisl la Provincia, per evitare che le richieste siano di molto superiori alle possibilità di spesa, ha predisposto delle griglie e condizioni per limitarne l’accesso.
Il sindacato pensa, infatti, che questi paletti fanno si che i beneficiari saranno molto pochi e, forse, nemmeno i più bisognosi. Sono rimostranze che la Cisl esprimerà direttamente al presidente Muraro nell’incontro che l’ente ha convocato con le tre sigle sindacali per il prossimo 15 aprile.
“Il provvedimento (che si configura come “Avviso pubblico”) ha raggiunto una grande notorietà – dice la Cisl - per il fatto che esclude dai benefici coloro che non sono cittadini italiani. Su tale questione abbiamo già espresso il nostro negativo giudizio ed avremo modo di tornarci nell’incontro con il presidente della Provincia” dice il segretario generale Franco Lorenzon (in foto).
La Cisl sottolinea che il contributo viene concesso solo per determinate spese (mutuo, affitto, scuola dell’infanzia, spese universitarie, cura degli anziani e disabili invalidi al 100%). “Fuori da queste fattispecie non è previsto alcun contributo e perché?” si domanda.
Un’altra clausura per avere diritto al sostegno della Provincia è che i richiedenti abbiano perso il posto di lavoro e non usufruiscano di “indennità di mobilità, di disoccupazione ordinaria o di trattamento speciale per l’edilizia”. “Dato che, tranne i co.co.pro ed co.co.co, tutti i lavoratori hanno diritto ad una qualche indennità di disoccupazione, non vediamo a questo punto chi possa aver accesso al contributo della Provincia. Senza contare che i lavoratori con questi contratti, con tutta probabilità, non saranno interessati alle tipologie di spesa previste dall’avviso”.