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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

Commissioni e consigli di quartieri, Da Re: «Aboliamoli»

Le minoranze denunciano poche convocazioni delle commissioni e documenti non sempre disponibili ai membri

| Claudia Borsoi |

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Commissioni e consigli di quartieri, Da Re: «Aboliamoli»

VITTORIO VENETO - «I consigli di quartiere sono come le commissioni consiliari: non servono». Parola del leghista Gianantonio Da Re che ieri sera, in consiglio comunale, ha votato contro il documento che per l’anno 2018 indica quartieri e commissioni come organi indispensabili per il Comune di Vittorio Veneto. E come lui, hanno votato contro tutti i consiglieri leghisti, oltre al forzista Paolo Santantonio.

 

Le minoranze, a più voci, si sono interrogate sul senso di avere delle commissioni se queste vengono convocate raramente (quella sull’ex Carnielli «solo quattro volte in quattro anni» ha detto Matteo Saracino di Partecipare), evidenziando poi come non sempre tutti i documenti siano a disposizione o tardino ad arrivare.

 

«Alessandro De Bastiani che faceva parte della commissione ex Carnielli deve essere ancora sostituito e i consiglieri sono stati tenuti all’oscuro di alcuni documenti – ha detto in aula Gianluca Posocco (lista Da Re) -. L’intenzione è tenere così questa commissione, tanto per averla, o la facciamo funzionare e informiamo i consiglieri?». «Il parere legale sull’ex Carnielli lo abbiamo visto un anno dopo – ha aggiunto Saracino che della commissione fa parte -, questa è l’ennesima conferma che anche su questo avete fallito». «Le commissioni hanno senso se vengono ascoltate – le parole di Adriano Botteon ex Pd ora al gruppo misto –, come pure i consigli di quartiere. Il sentire il loro parere era un obiettivo del programma, ma è sparito. Respiro ora nei consigli di quartiere lo stesso scoramento di quando ero io segretario del quartiere di Costa-Meschio: un’amministrazione che non dà risposte, né ascolta. Da Re li ha soppressi ed è stato coerente, perché non li ascoltava».

 

«I quartieri vengono ascoltati – ha replicato il capogruppo Pd Marco Dus -, vedi la proposta della giunta del senso unico in via Dalmazia che è stata poi cancellata». «Abbiamo fatto almeno 40 incontri con i quartieri – ha ricordato il vicesindaco Alessandro Turchetto -, forse anche un numero eccessivo perché non dovrebbe esserci un’interlocuzione continua con l’amministrazione comunale, ma sviluppare un dibattito dentro il quartiere. I quartieri servono e danno il senso di una città che discute». Una richiesta arrivata dai quartieri e accolta dalla giunta? «Il parco giochi di Ceneda» ha ricordato il sindaco Roberto Tonon. «Peccato che gli smemorati del Pd non si ricordino che all’inizio quei quartieri dovevano avere più poteri» ha detto Saracino.

 


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