CONEGLIANO, NO ALL'IRPEF SI ALL'IVA
Il Sindaco sposa la proposta del Ministro per la semplificazione normativa
Conegliano - All'incontro organizzato dall'Anci Veneto, tenutosi nei giorni scorsi a Padova, con il Ministro per la Semplificazione normativa, c'era anche il sindaco di Conegliano, in qualità di consigliere regionale dell'Associazione regionale dei Comuni.
"Il Ministro ha spiegato le ragioni del no alla compartecipazione regionale all'Irpef, che non conviene a tutti in virtù delle differenze tra regioni. ll Ministro ha proposto invece di ragionare sui consumi e quindi sull’IVA, un dato che risulta più omogeneo su scala nazionale - commenta il sindaco di Conegliano - una posizione sulla quale convengo e che credo possa risultare ancor più vantaggiosa per territori come il nostro, orientate alla produzione di beni e servizi e al consumo. Si pensi al dato emblematico dell'Agenzia delle Entrate di Conegliano, alla quale fanno riferimento oltre 16mila partite IVA (circa 1 ogni 6 abitanti), per un fatturato complessivo che si assesta sui 12miliardi di euro, praticamente una finanziaria dello Stato".
Il Sindaco rivendica l'aver rispettao anche nel 2009 il patto di stabilità, ma a che costo e fatica! "Siamo un comune virtuso, anche per il 2009 abbiamo rispettato il patto di stabilità, imposto dallo Stato ai Comuni sulla base delle normative europee. Questo patto dovrebbe essere un valido strumento gestionale contro e per gli Enti spreconi, invece si è rivelato un limitatore dell'operatività dei Comuni virtuosi e oculati nella spesa - aggiunge il sindaco di Conegliano - ne è testimonianza il bilancio che porteremo a breve in consiglio comunale, frutto di un duro lavoro e di una riorganizzazione strutturale dell'Ente al fine di mantenere inalterati i servizi comunali rispetto agli anni precedenti in termini di qualità, a fronte di tagli dei trasferimenti e maggiori costi generali che gravano dallo Stato sulla gestione locale".
Il Sindaco ritiene inoltre che sia giunta l'ora di vedere finalmente applicato il federalismo fiscale per misurarne i benefici. "La nostra Comunità manifesta bisogni crescenti in virtù del suo grando di civiltà e progresso. Per soddisfarli servono risorse che il territorio ha ma la centralità dello Stato trattiene in modo incoerente e restituisce in modo inadeguato - conclude il sindaco di Conegliano - Questo ci fa capire quanto sia oramai improrogabile la rivoluzione in senso federale del nostro sistema fiscale".