Contro la violenza sulle donne, a Treviso le istituzioni fanno rete
Debutto per il tavolo "Connessioni di Rete”, ieri il primo incontro tra gli operatori al comando provinciale dell'Arma
| Isabella Loschi |
TREVISO - Si chiama “Connessioni di Rete” l’ultima iniziativa, in ordine di tempo, promossa dal Tavolo Interistituzionale per il contrasto alla violenza sulle donne di Treviso. Il Tavolo, coordinato dall’Unità Operativa Prevenzione violenza del comune di Treviso, è composto da rappresentanti di varie istituzioni, enti e associazioni dell’Ambito territoriale impegnati nell’attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Il progetto si articolerà in una serie di incontri territoriali per “addetti ai lavori” (tre in programma, nei mesi di giugno e settembre, rispettivamente, a Treviso e due in altre località della provincia) finalizzati a promuovere la conoscenza reciproca, le risorse e i servizi della Rete Antiviolenza presenti nel territorio e, questione di primaria importanza, implementare la condivisione delle procedure attivabili in presenza di situazioni di maltrattamento e violenza sulle donne, anche alla luce dei recenti interventi del legislatore in materia.
I partner del progetto sono il Comando Provinciale Carabinieri, la Questura ed il Comune di Treviso, i Centri Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso, Centro delle Donne Libere dalla violenza di Quinto di Treviso (Coop. La Esse), Stella Antares di Montebelluna (Coop. Una Casa per l'uomo), N.I.L.D.E. di Castelfranco Veneto (Coop. Iside), Centro Antiviolenza di Vittorio Veneto (Comune di Vittorio Veneto), Centro per Autori di Violenza Cambiamento Maschile (Coop. Una Casa per l'Uomo), Progetto Casa Luna Treviso (Coop. La Esse - Domus Nostra).
Ieri con il coordinamento dei Carabinieri di Treviso e dell’Unità Operativa Prevenzione Violenza del Comune di Treviso, si è quindi svolto, nella prestigiosa cornice della sede dell’Arma di “palazzo Zuccareda”, il primo degli incontri previsti che, dopo gli indirizzi di saluto del Comandante Provinciale, Colonnello Ribaudo, e dell’Assessore del Comune di Treviso Tessarolo, ha visto un importante momento di confronto “operativo” tra i partecipanti, impegnati quotidianamente nel contrasto a violenze e maltrattamenti in danno di donne e minori.
Nella circostanza tutti i presenti – Comandanti delle Stazioni Carabinieri delle Compagnie di Treviso e Montebelluna, operatori del 112 e del Pronto Intervento dell’Arma, operatori delle Volanti e della Squadra Mobile della locale Questura, personale di Polizia Locale, centri antiviolenza, Centro per uomini autori di violenza e della citata unità operativa del Comune di Treviso - sono davvero “entrati in connessione”, come auspicato nel titolo del progetto, scambiandosi, forti delle rispettive competenze e professionalità, esperienze concrete e conoscenze frutto del loro quotidiano operare al servizio della collettività e, in particolare, delle vittime di abusi.
La finalità del progetto, come auspicato dai promotori, è proprio quella di affrontare la problematica della violenza di genere in un'ottica che promuova una sempre maggiore integrazione nell’ambito degli interventi in favore di chi subisce violenze e maltrattamenti e che veda l’adozione di “buone prassi” comuni tra i vari attori chiamati a dare risposte tempestive e risolutive ad una problematica che, come anche recenti episodi confermano, rimane emergenziale su tutto il territorio nazionale.
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