Corri in Rosa, quasi 3mila di corsa a San Vendemiano per la decima edizione
Lungo serpentone di uomini e donne per sostenere la Radiologia Senologica dell'Ulss2
| Isabella Loschi |
SAN VENDEMIANO - Un lungo serpentone colorato di rosa per la decima edizione della Corri in Rosa, la corsa delle donne per le donne che nel 2014 fece da apripista al movimento delle corse tutte al femminile del Triveneto. In 2900, tra donne e uomini, domenica 10 novembre, a San Vendemiano hanno preso parte alla manifestazione firmata Tri Veneto Run. Un grande evento collegiale con la solidarietà come guida. Si è corso infatti per sostenere la Radiologia Senologica dell'Ulss 2 per la prevenzione del tumore al seno.
Alle 10 da via De Gasperi, di fronte al municipio, la partenza di uomini e donne, in senso opposto, per ricongiungersi, dopo 5 o 12 chilometri (questi i due percorsi proposti dall’organizzazione) sul traguardo in via degli Alpini, di fronte alla pista di pattinaggio sul ghiaccio. Tante le storie di vita che hanno “camminato” tra le vie di San Vendemiano (apprezzato il tracciato nella naturalistica Calpena), con transito anche nei comuni di Conegliano e San Fior.
In corsa e in cammino amiche, mogli, sorelle, mamme e figlie, nonne e nipotine, zie, cugine e questa volta e questa volta anche amici, mariti, fratelli, papà e figli, nonni e nipotini, cugini. Tutti insieme per la prevenzione del tumore al seno. Come Sandra e la sua famiglia, di Agordo, presenti a tutte le edizioni della Corri in Rosa. “Abbiamo fatto tutte le edizioni, poco prima della prima edizione mia mamma aveva appena concluso la chemioterapia e non potevamo mancare - ha raccontato la figlia Linda - ormai è una tradizione e quest’anno abbiamo anche coinvolto i nostri mariti che di solito ci accompagnavano”. Sandra, 65 anni, si commuove ricordando le edizioni vissute. “Finché avrò le gambe per farle noi ci saremo, ogni anno - ha detto - le emozioni sono sempre tante e molto forti”. Accanto a lei anche la nipotina di 9 anni, Arianna. Tanti gli uomini che di solito facevano gli accompagnatori e oggi invece, spinti da mogli e fidanzate, sono scesi in strada. Perché la prevenzione non ha né età né sesso. “Ci siamo perché fa bene a tutti partecipare”, ha affermato Luigi. Per la cronaca, i più veloci sui 5 chilometri sono stati marito e moglie 56enni di Conegliano, Nevio e Anna Maria (lei è la più veloce quasi ogni anno). Emozionante l’arrivo di Pietro De Pizzol, 18enne di Tarzo, rimasto gravemente ferito in un incidente in bici nel dicembre del 2021, spinto dai compagni di squadra di Silca Ultralite Vittorio Veneto.
Tra le partecipanti anche suor Luigina Silvestrin, insieme a una formatrice e ad alcune ragazze tra i 14 e i 16 anni che frequentano il Ciofs - FP (Centro Italiano Opere Femminili Salesiane Formazione Professionale) di Trieste. Nata a Conegliano nel 1971, campionessa italiana allieve (under 18) nel getto del peso (con l’allora Atletica Silca Ogliano) e un titolo studentesco nazionale tra le juniores, oltre che maglia azzurra giovanile, la religiosa è stata missionaria in Argentina e dopo alcuni passaggi a Roma, Malta e Crotone, è arrivata a Trieste, dove è appunto educatrice del Ciofs. “E’ stata una bellissima esperienza, le ragazze sono state felici e anche sorprese di partecipare ad un evento così frequentato - ha spiegato suor Luigina Silvestrin - è stato importante anche spiegare loro il lavoro dei volontari che, per permettere questo evento, hanno lavorato non solo questa mattina presto ma anche in molti giorni precedenti. Poter poi camminare insieme, condividendo momenti e riflessioni, è stato molto educativo”.
Premiati i gruppi più numerosi, Bar Alle Piscine Da Veronica (145), Cison Girls (95), Agenzia Italia (87), #infanziatoccane (84), Sipa Spa (82)e Sulle Ali della Vita (67).