Covid, pipistrelli in laboratorio Wuhan? Parla virologa cinese
Il New York Times ha sentito Shi Zhengli, scienziata che lavora per l'Istituto di virologia della città cinese: "Non capisco come il mondo sia potuto arrivare a questo"
MONDO - La Cina ha condotto esperimenti con i pipistrelli nel laboratorio di Wuhan? Il quesito, che pone dubbi sull'origine del covid, torna ad alimentare il dibattito dopo la pubblicazione di un video girato all'interno della struttura e diffuso in esclusiva di Sky News Australia. Immagini che sembrano smentire la versione dell'Oms che aveva bollato come "complottistica" l'ipotesi di una fuga del virus dal laboratorio.
Il filmato, realizzato dall’Accademia cinese delle scienze in occasione dell'avvio del nuovo laboratorio di biosicurezza di livello 4, è stato registrato nel maggio del 2017 e fa riferimento alle misure di sicurezza attuate in caso di "incidente". Nelle immagini si vedono i pipistrelli tenuti in una gabbia nell'Istituto di virologia di Wuhan e uno scienziato che dà da mangiare un verme a uno degli animali.
Sui sospetti che aleggiano intorno all'origine del virus si è soffermata Shi Zhengli, virologa cinese dell'Istituto di virologia di Wuhan, in una breve dichiarazione al New York Times. Poche parole, le sue, per rispedire al mittente le accuse. Raggiunta al telefono dal quotidiano statunitense, la scienziata ha spiegato di non voler parlare con i giornalisti per rispettare le direttive del suo istituto. "Come posso offrire prove su qualcosa di cui non esistono prove?", si è limitata a dire. Poi, in un messaggio di testo, ha aggiunto: "Non capisco come il mondo sia potuto arrivare a questo, a gettare discredito su uno scienziato innocente". La virologa ha definito infondate tutte le accuse, compresa quella secondo cui molti dei suoi colleghi si sarebbero ammalati di coronavirus prima che l'epidemia si propagasse nel mondo.