Crisi del commercio a Vittorio Veneto. Chiusi altri tre negozi
Rischio desertificazione del centro cittadino
VITTORIO VENETO - Il centro storico di Vittorio Veneto sta perdendo pezzi importanti del suo tessuto commerciale. Tre storici negozi monomarca del gruppo Benetton - Benetton, Benetton 0-12 e Sisley - tutti situati nel centralissimo viale della Vittoria, non hanno riaperto dopo la pausa estiva. Un duro colpo per il commercio locale, che si aggiunge alla recente chiusura di altri esercizi come il negozio di abbigliamento per bambini Scoop e molti altri in precedenza.
La notizia ha destato preoccupazione tra i commercianti e i residenti. Le vetrine vuote e le serrande abbassate stanno diventando una vista sempre più comune nel cuore della città, sollevando interrogativi sul futuro del commercio locale.
Le ragioni di una crisi
Le cause di queste chiusure sembrano essere molteplici. Da un lato, pesano le difficoltà che sta attraversando il gruppo Benetton a livello nazionale. L'azienda ha recentemente annunciato un piano di razionalizzazione della rete distributiva che prevede la chiusura dei negozi non redditizi. Dall'altro, la scomparsa del titolare dei punti vendita locali ha complicato ulteriormente il quadro.
Ma il problema è più ampio e riguarda l'intero settore dell'abbigliamento, da anni alle prese con una crisi strutturale. Il commercio al dettaglio è uno dei settori più in difficoltà nella provincia di Treviso, come evidenziato dai recenti report congiunturali. Nonostante alcuni segnali positivi per il terziario nel suo complesso, le imprese del commercio tradizionale continuano a contrarsi.
Il cambio generazionale
Un altro fattore che contribuisce alla crisi del commercio nel centro di Vittorio Veneto è la difficoltà nel ricambio generazionale. Molti negozi storici, gestiti per decenni dalle stesse famiglie, si trovano ora di fronte a un grave problema: i proprietari, giunti all'età della pensione, faticano a trovare successori disposti a rilevare l'attività come sta avvenendo per la storica "Casa della Bambola" anch'essa in centro città.
Un fenomeno in espansione
Il caso di Vittorio Veneto non è isolato. Tra il 2012 e il 2023, in Italia hanno chiuso oltre 111.000 negozi al dettaglio, di cui 31.000 solo durante la recente pandemia. Questo fenomeno di "desertificazione commerciale" sta colpendo in particolare i centri storici delle città, mettendo a rischio non solo l'economia locale ma anche il tessuto sociale e l'identità dei luoghi.
Quale futuro per il centro di Vittorio Veneto?
Le domande che ora si pongono i vittoriesi sono molteplici: riusciranno a insediarsi nuove attività al posto di quelle chiuse? Come si potrà evitare il rischio di una "desertificazione commerciale" del centro città? E soprattutto, quale strategia adottare per rivitalizzare il commercio locale? La sfida è complessa e richiederà uno sforzo congiunto di tutti gli attori coinvolti.
Nel frattempo, i commercianti si preparano a un Natale che si preannuncia difficile, con l'obiettivo di mantenere viva l'attrattività del centro nonostante le difficoltà. La chiusura temporanea del bar Lux per ristrutturazione aggiunge un'ulteriore sfida alla già precaria situazione.
Il futuro del commercio a Vittorio Veneto è a un bivio. La città saprà reinventarsi e trovare nuove formule per attrarre clienti e imprenditori? O assisteremo a un progressivo svuotamento del centro cittadino?
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