Da domani andranno scuola solo i professori
Torna la didattica a distanza al cento per cento. In aula gli insegnanti. Reggerà la fibra ottica?
TREVISO - Da domani tutti a casa gli studenti delle superiori. Anche quel “resto d’Israele” del 25% che la Didattica Digitale Integrata garantiva in presenza. Si torna alla DaD: è stata una tra le prime cose scritte dal Governo nel nuovo Dpcm. Malgrado le rassicurazioni di Conte e del suo ministro dell’Istruzione, Azzolina, secondo i quali la scuola sarebbe stata l’unica a chiudere. Tenendo conto proprio delle molte e pesanti ricadute formative, psicologiche e sociali (si pensi anche alla gestione della vita familiare).
Il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, ha bocciato in tronco – dopo tutti gli sforzi compiuti da dirigenti scolastici e docenti – il ritorno alla didattica a distanza: “Si pensa che la DaD sia il modo facile per risolvere i problemi ma bisogna essere consapevoli che l’uso della Didattica a distanza ha un costo sociale molto elevato. Sono gli altri sistemi che devono rimboccarsi le maniche per garantire il servizio”. Il riferimento, neanche troppo velato, è ovviamente al trasporto pubblico. I cui mezzi, ad ogni buon conto, con la riduzione al 50% della capienza consentita dal nuovo Dpcm firmato stanotte, viaggeranno con posti per metà vietati e per buona parte dell’altra metà vuoti, essendo i liceali a casa.
Chi invece dovrà presentarsi a scuola comunque saranno i professori. E’ datata 26 ottobre la circolare del Capo Dipartimento Bruschi, che così testualmente recita: “Le istituzioni scolastiche continuano ad essere aperte, e in presenza, nell’istituzione scolastica, opera il personale docente e ATA, salvo i casi previsti al paragrafo 2, (personale docente e ATA in quarantena con sorveglianza attiva o in isolamento domiciliare fiduciario). La dirigenza scolastica comunque, in caso di necessità, può adottare particolari e differenti disposizioni organizzative”. Docenti in presenza in aule vuote, dovranno collegarsi su piattaforma con le proprie classi a casa. Si profila uno scenario da “Day after”, bisogna ammetterlo. Ma al di là di questo, il dilemma sorge spontaneo: docenti costretti a collegarsi dalla stessa sede, nello stesso momento e sfruttando la medesima fibra, riusciranno tutti a raggiungere a domicilio i propri studenti? Sarà davvero DaD garantita per tutti?