Lo Snals chiede la Dad alle elementari per tutto gennaio ma si dimentica dei genitori che lavorano
All'incontro di dopodomani con Bianchi proposta condivisa delle Regioni. Zaia: "Chiederemo nuove regole per quarantene"
| Tommaso Colla |
TREVISO - La scuola non aveva fatto neanche in tempo a chiudere i battenti per le vacanze di Natale che già più di qualcuno - alcune sigle sindacali e associazioni di insegnanti - si affrettava a chiedere un prolungamento delle ferie natalizie fino a tutto gennaio. L’impennata (prevedibilissima) dei contagi ha riportato la questione al centro del dibattito a pochi giorni dal rientro in classe. A scuola c’è chi non vorrebbe tornare. Per il momento. E chissà fino a quando.
Le Regioni in queste ore stanno provando a organizzarsi per non andare in ordine sparso all’incontro con il ministro Bianchi di dopodomani. Il governatore Zaia ha in serbo addirittura una proposta che potrebbe, a suo dire, “fare scuola” addirittura a livello nazionale.
Ha dichiarato poco fa all’Ansa: “Porteremo una proposta al Tavolo nazionale delle Regioni che modifica le regole rispetto alla durata delle quarantene e di chi dovrà farle, rispetto alla situazione vaccinale". Sarà una decisione del Tavolo nazionale su cui non posso dare anticipazioni, ma verrà presa da tutti. Soprattutto per le superiori le percentuali di vaccinazione sono molto alte, per cui riusciamo a gestire le presenze in maniera migliore”.
E che la situazione negli istituti superiori sia più facile da organizzare lo capiscono tutti; sono gli studenti che più agevolmente potrebbero seguire da casa le lezioni per un paio di settimane.
Il problema è evidentemente per scuole dell’infanzia, elementari e medie: la domanda è se il Veneto e le altre Regioni abbiano chiaro che cosa comporti tenere a casa i bambini degli asili e delle elementari per due settimane e poi per chissà quanto (ci ricordiamo tutti com’è andata a finire le altre volte…), costringendoli alla didattica a distanza. Con chi la dovrebbero fare? Hanno presente i sostenitori di questa all’apparenza più semplice soluzione che i genitori hanno un lavoro al quale, per tutto il tempo che sarà richiesto, dovranno rinunciare?
Fa specie che alcuni sindacati non solo cavalchino ma addirittura propugnino pervicacemente per primi la DaD per tutto gennaio. “Lo Snals di Treviso ha già avanzato la richiesta alla struttura nazionale del sindacato al fine di proporre di posticipare almeno di due settimane la riapertura delle scuole (effettuando la DaD dal 10 gennaio prossimo), nonché di fare pressing presso il Ministero dell'istruzione e il Governo per allargare la fornitura di mascherine FFP2 a tutte le scuole e a tutto il personale scolastico”.
Una misura, quella della didattica a distanza, da estendere dunque a tutti. Almeno pensassero a invocarne il ricorso per i non vaccinati. Per quale ragione a pagarne devono essere le numerosissime famiglie che si sono sottoposte fino alla terza dose e che adesso devono pagare, anzi non ricevere proprio lo stipendio?