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23 gennaio 2025

Nord-Est

Le nuove prospettive per gli anziani in Veneto

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Sonia Brescacin

L’invecchiamento attivo rappresenta oggi un paradigma fondamentale per ripensare il ruolo degli anziani nella società contemporanea.

Superando la visione che vedeva la terza età come una fase passiva tra dipendenza e marginalità bisogna puntare all’invecchiamento attivo e all’inclusione sociale.

In Veneto, questo approccio assume un significato importante. I dati demografici sono eloquenti: nel 2023, su una popolazione di 4.838.253 abitanti, il 24% aveva più di 65 anni, con un indice di vecchiaia di 195,1 anziani ogni 100 giovani. Entro il 2050, l’aspettativa di vita si prevede aumenterà a 85 anni per gli uomini e 90 per le donne.

Il concetto di invecchiamento attivo si sviluppa su quattro dimensioni fondamentali:

 

- Salute e Autonomia, con l’obiettivo di mantenere l’indipendenza dell’anziano, prevenendo le fragilità e promuovendo stili di vita sani, al fine di migliorare la qualità di vita individuale, generando risparmi significativi per il sistema sanitario, riducendo gli accessi ai servizi di emergenza e i ricoveri ospedalieri.

- Partecipazione Attiva con il coinvolgimento degli anziani nella vita sociale, economica, culturale e spirituale. L’intergenerazionalità è lo strumento chiave per sviluppare contesti solidali, arricchendo il patrimonio culturale delle famiglie aumentando le opportunità di partecipazione sociale.

- La Formazione Continua, con l’alfabetizzazione digitale, preparando i lavoratori più anziani ai cambiamenti, per favorire il completamento della vita lavorativa facilitando il trasferimento di competenze alle giovani generazioni. - Intergenerazionalità attraverso una rete di sostegno costituita da amministrazioni locali, istituzioni scolastiche, settore sanitario e cooperative territoriali, con l’obiettivo di proteggere gli anziani in condizione di fragilità sociale o isolamento.

Questa visione innovativa apre alla Terza Età un periodo ricco di opportunità, una fase di libertà in cui riscoprire interessi, recuperare vecchie amicizie costruendone di nuove. Attenzione: questa condizione non è uniforme, perché esistono ancora disparità e difficoltà legate a condizioni di salute e svantaggi sociali.

Le politiche regionali del Veneto mirano a creare un sistema integrato che superi la frammentazione degli interventi, promuovendo una visione olistica dell’invecchiamento che consideri globalmente aspetti sanitari, sociali, economici e culturali: un cambiamento culturale radicale in cui gli anziani non sono un peso, bensì protagonisti della coesione e sviluppo sociale.

Sonia Brescacin
Presidente Commissione Sanità e Sociale in Consiglio Regionale Veneto

 



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