Vittorio Veneto, tre furti in una notte nei bar del centro: "Ci vogliono leggi più severe"
Colpiti il “Cafè d’essai” di via Dante, la piadineria “La Caveja” di via Da Vinci e il “Peccato Divino”
VITTORIO VENETO - Tre furti in una notte nel centro di Vittorio Veneto. I colpi, che hanno caratteristiche abbastanza particolari, sono stati messi a segno nella notte tra martedì e mercoledì al “Cafè d’essai” di via Dante, alla piadineria “La Caveja” di via Da Vinci e al “Peccato Divino”, noto bar del Quadrilatero.
Nel primo caso i malviventi hanno portato via sigarette, accendini, cartine e cioccolato e una trentina di euro. Hanno rubato metà dei pacchetti di sigarette esposti e si sono concentrati solo su certi marchi (Camel, Marlboro e Winston). Con tutta probabilità hanno utilizzato un piede di porco per entrare. Il locale, l’ex “Bar Auto”, ha denunciato il fatto ai Carabinieri di Vittorio Veneto.
Il secondo furto ha colpito la piadineria di via Da Vinci. In questo caso i ladri hanno scardinato la porta e hanno arraffato due computer e il fondo cassa. Ma non si sono fermati qui: i malviventi hanno sottratto anche affettati, biscotti e lattine di Coca-Cola. Anche in questo caso il gestore dell’attività ha scoperto il furto e gli ammanchi la mattina successiva, al momento dell’apertura del locale.
Il terzo colpo, riuscito solo in parte, è stato effettuato presso il “Peccato Divino”, bar che si trova nella zona più centrale di Vittorio Veneto. “Hanno rubato poco – spiega il titolare, Luigi Gava -. Tempo fa ho installato un allarme all’entrata del locale: mercoledì notte è entrato in funzione, i ladri si sono spaventati e sono scappati”. Sono riusciti a prelevare solo il barattolo che conteneva le mance lasciate dai clienti per le collaboratrici di Luigi.
“Hanno lasciato le bottiglie e tutto il resto – racconta ancora il gestore -. Purtroppo siamo soggetti a questi vandalismi perché non ci sono pene certe e i malviventi escono subito. Le forze dell’ordine fanno bene il loro lavoro e sono sempre presenti, ma purtroppo hanno le mani legate. Ci vorrebbero leggi più severe”. Anche in questo caso l’episodio è stato denunciato ai Carabinieri.
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