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04 settembre 2024

Castelfranco

Dal Mozambico alla Città del Giorgione per amore della lirica

Il primo studente di questo paese africano a laurearsi in un conservatorio italiano

| Margherita Zaniol |

| Margherita Zaniol |

Samuel Manica Junior

CASTELFRANCO VENETO – Grazie al progetto Erasmus nel 2019 lo studente Samuel Manica Junior, del Mozambico, è arrivato a Castelfranco Veneto per studiare il “bel canto” al Conservatorio di Musica Agostino Steffani. Tanto impegno e studio hanno consentito, in due anni, al giovane universitario di Maputo di conseguire pochi giorni fa la laurea triennale in canto lirico nella Città del Giorgione ottenendo un risultato di tutto rispetto di 109/110 e diventando così il primo studente proveniente dallo stato africano a laurearsi in un conservatorio italiano.

27 anni, nato a Maputo da una famiglia di fabbri, nove fratelli, Samuel si avvicina alla musica classica grazie ad un corso di lettura musicale in chiesa.« Era il 2010, mi sono appassionato subito. La musica è stata una scoperta. Così ho proseguito da autodidatta a studiare composizione e nel 2012 sono diventato il maestro del coro della chiesa presbiteriana del Mozambico». Gli studi da geometra l'hanno poi portato nel 2016 all'Università della musica di Maputo dove ha studiato per tre anni pianoforte.« Nel 2019 c'è stata la possibilità di venire in Erasmus in Italia, al Conservatorio Agostino Steffani e mi sono buttato». Mentre studiava in Italia Damiano Lazzaron, docente a Castelfranco e coordinatore Erasmus, nota la sua voce e lo presenta all'insegnante di canto Enrico Rinaldo.

«E' tutto iniziato così. Ero arrivato come pianista e direttore di coro, ma la scoperta della voce di tenore mi ha cambiato la vita. Il primo Erasmus è durato 3 mesi, io poi ho chiesto di prolungarlo e tornare». La seconda volta è stata più difficile: neanche il tempo di sbarcare dall'aereo e scatta il lock down. «Ho passato quei mesi in casa qui in Italia. Però dal Conservatorio hanno fatto di tutto per aiutarmi e supportarmi, non facendomi mai sentire solo. Neanche quando, purtroppo, è mancato mio padre ed ero bloccato qui senza poter tornare». Terminato l'Erasmus, Samuel aveva preso la sua decisione. «Volevo restare a Castelfranco, ma per ottenere questo avrei dovuto avere una borsa di studio e trovarmi un lavoro». Così riesce a ottenere un piccolo sostegno economico e trova lavoro al bar San Giorgio in centro a Castelfranco. «Tutti mi hanno aiutato. Il proprietario della casa in cui sono in affitto è diventato il mio migliore amico. Al bar mi trovo bene, lavoro il pomeriggio perchè la mattina ho le lezioni, sono stato davvero fortunato». Le diversità tra Italia e Mozambico sono moltissime.

«Soprattutto in cucina» sottolinea. In due anni ha ottenuto la laurea triennale in canto lirico con 109/110. E ora è deciso a iscriversi al biennio. «Adoro Puccini, all'esame ho portato il duetto di Tosca è stato bellissimo poterlo cantare. Ora mi piacerebbe tentare l'audizione nel coro dell'Arena di Verona». Nell'ultimo anno anche Leta, la sua fidanzata, lo ha raggiunto in Italia.« Studia anche lei canto: stiamo cercando di formarci per poter tornare in Mozambico e portare quello che abbiamo imparato qui in Italia». La famiglia in Mozambico è orgogliosa del percorso di Samuel. «La musica non faceva parte della nostra tradizione famigliare, io sono il decimo figlio, ho scelto di non seguire il lavoro di mio padre e dei miei fratelli e credo si possano realizzare cose molto belle mescolando la tradizione italiana e quella tribale mozambicana. Sono il primo laureato in musica in Italia del Mozambico e voglio ringraziare i miei insegnanti Enrico Rinaldo e Romilda Beraldo, il coordinatore Erasmus Damiano Lazzaron e il direttore Paolo Troncon per tutto quello che hanno fatto per me».

 


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Margherita Zaniol

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