De Bastiani: «Da sindaco e assessore solo proclami politici»
Sulla questione derivati il consigliere attende ancora una risposta alle sue domande tecniche
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Soddisfatto delle risposte date da sindaco e assessore in tema derivati? Per niente. Anzi, ancora più dubbioso di prima. Anche perché le sue, ricorda il consigliere Giorgio De Bastiani (PdL), erano domande puramente tecniche e, invece, si è trovato a che fare con risposte «puramente e esclusivamente politico-pilatesco con riferimenti risalenti a "Garibaldi" per ritrovare il debito originario che ha motivato l’operazione finanziaria del 2005 e scomodando pure, nei loro più o meno razionali ragionamenti, presidenti del consiglio e ministri dell'attuale governo nazionale».
«Mi sarei accontentato di alcune semplici risposte tecniche – afferma De Bastiani -, ad esempio mi sarebbe piaciuto conoscere finalmente il mark to market al momento della stipula del contratto». Un dettaglio, per nulla irrilevante secondo il consigliere, che per ora è stato snobbato sia da sindaco che da assessore. Anche in sede di consiglio comunale, martedì sera, De Bastiani aveva esplicitamente chiesto il dato, ma dalla giunta non è arrivata alcuna risposta.
Poi il consigliere aggiunge: «All’assessore Caldart, che dice di aver costruito con questa operazione scuole come quella di San Giacomo e Forcal, voglio ricordare che proprio per la scuola di Forcal sono stati prelevati dalla Vittorio Veneto Servizi ben 2 milioni di euro. Quindi – annota De Bastiani - qualcosa nella sua affermazione non torna, salvo la scuola non sia costata come un castello».
Il consigliere del PdL ne ha anche per il sindaco: «Quando dice che questa operazione non è un derivato, ricordo che è la stessa banca che descrive la tipologia del contratto di "interest rate swap", che nel mondo economico-finanziario non risulta un'operazione di "mutuo" come invece più volte erroneamente sostenuto in consiglio comunale da amministrazione e revisori dei conti».
E sulla questione derivati interviene anche il circolo del Partito Democratico di Vittorio Veneto. Se per i Maya l’età dell’oro si chiuderà il prossimo 21 dicembre, scrive il PD sul suo blog, per i vittoriesi l’età dell’oro terminerà il 31 dicembre 2015. «In quel giorno non succederà nulla di particolare - stimano - ma avrà inizio l'Era della Povertà che culminerà il 31 dicembre 2024. Gli studiosi vittoriesi stimano che in 10 anni i vittoriesi dovranno pagare una montagna di debiti impacchettati e posticipati nei famosi "derivati"».