Denunce ginnaste, un padre: "Mia figlia ha passato le pene dell'inferno"
Esposto sul caso di una 13enne, indaga la Procura
| Ansa |
VERONA - "Mia figlia, che oggi ha 13 anni, sognava di diventare una grande ginnasta, invece le hanno fatto passare le pene dell'inferno".
A parlare al Corriere del Veneto è un imprenditore veronese, la cui ex moglie ha presentato denuncia alla questura di Brescia. L'uomo dice che al momento non può parlare, ma di avere "una grande voglia di dire come sono andate le cose". L'esposto risale ad agosto ma è emerso solo ora, dopo che due ex atlete hanno deciso di raccontare le vessazioni che avrebbero subito.
Le dichiarazioni della mamma nell'esposto non sarebbero molto diverse da quelle riferite dalle altre ragazze. La 13enne veneta era tesserata con una società ligure ma si allenava in una palestra a 25 chilometri dal capoluogo lombardo. Sulla base delle parole della donna la Procura di Brescia ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per maltrattamenti.
A indagare è il pm Alessio Bernardi. L'adolescente, considerata una promessa della ritmica con diversi titoli interregionali già conseguiti, sarebbe caduta in uno stato di disagio profondo a causa delle vessazioni prolungate alle quali sarebbe stata sottoposta dagli allenatori. La madre della 13enne avrebbe dichiarato agli investigatori che anche "l'altra sua figlia, di qualche anno più grande, aveva lasciato la ritmica per gli stessi motivi".