DOMENICA TUTTI A PIEDI
Faraoni di Fare Treviso critica la politica della mobilità del Comune e l’assenza di iniziative per ridurre veramente lo smog
| Laura Tuveri |
TREVISO - Domenica 30 prima domenica dell'anno senz'auto. Auto in garage, dunque, dalle 10 alle 17. Abbassare il livello delle Pm10 e, soprattutto, ha detto l’assessore alla Mobilità Vittorio Zanini, sensibilizzare la cittadinanza ad un uso più responsabile delle auto per una mobilità sostenibile che, se correttamente applicata come filosofia, consente di abbassare i tassi di inquinamento atmosferico, causa di molte malattie.
Le strade entro il cui perimetro non è consentita la circolazione sono a nord e ad est dal confine comunale (vedi mappa): a sud dalla tangenziale S.R. 53 (nel tratto che va dal confine comunale est, all’incrocio con la Noalese); a ovest dalla strada Noalese e da Viale della Repubblica (dall’intersezione con la S.R.53 fino all’intersezione con il confine comunale nord).
Naturalmente sono ammesse tutte una serie di deroghe per alcuni lavorari, ma soprattutto pei i veicolo di pubblica utilità. Si tratta di mezzi condotti in funzione di ruoli indispensabili alla salvaguardia dello stato di salute della cittadinanza tutta, ivi compresi i cittadini ricoverati nelle strutture sanitarie; di veicoli adibiti alla manutenzione dei servizi pubblici (limitatamente agli eventi eccezionali non rinviabili); di veicoli condotti da lavoratori dipendenti o autonomi che per esigenze lavorative devono accedere alla porzione di territorio comunale soggetta al blocco del traffico (da documentare mediante autocertificazione).
Ovviamente per i mezzi delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile e per i mezzi del trasporto pubblico locale e i taxi, solo se utilizzano veicoli a gas, oppure Euro 3, 4, 5. Se Ca’ Sugana non dovesse decidere di istituire altre “domeniche ecologiche”, il prossimo blocca auto sarà, necessariamente, domenica 27 marzo, in occasione della Treviso Marathon. Trevigiani, dunque, tempo permettendo, potranno godersi la città a piedi o in bici, liberi dalle auto che attanagliano il centro e il Put, auto pur sempre necessari per gli spostamenti ove i mezzi pubblici non arrivano.
Secondo l’associazione Fare Treviso, presieduta da Dante Faraoni, il blocco di domenica è “l’ennesima Zaninata per coprire le precarie condizioni ambientali della nostra città”. Se da un lato Faraoni ammette che giorno di tregua dallo smog e dal caos del traffico è senz'altro un evento, visto per diverse volte all'anno Treviso supera i limiti di inquinamento, nei fatti crede che tali iniziative sono ben poca cosa e dimostrano il totale fallimento delle politiche ambientali intraprese fino ad oggi dall'amministrazione Lega /PdL di Treviso per contenere l'inquinamento”.
“E' bello vedere Zanini prodigarsi ad avvertire tutte le parrocchie del “Blocco”, in modo da non creare problemi allo svolgimento delle funzioni religiose, ma bisognerebbe chiedergli cosa ha intenzione di fare per il resto dell'anno per abbattere lo smog. Far godere i cittadini per un giorno e prenderli in giro il resto dell'anno questa sembra la strategia messa furbescamente in campo da palazzo Trecento fregandosene di problemi importanti che hanno un impatto drammatico sulla salute e rendono le nostre città invivibili”.
Faraoni propone tutta una serie di soluzioni che vanno dal rafforzare i servizi di trasporto pubblico locale, mentre sostiene si sta andando nella direzione opposta tagliando le corse e aumentando le tariffe degli autobus. “Non sono riusciti a portare a casa neanche la fusione tra le quattro aziende partecipate della Marca che avrebbero permesso al comune risparmi e di evitare l'aumento dei biglietti. Ma questo, si sa, è successo perché qualcuno si sarebbe potuto trovare con la sedia sfilata da sotto”.
L’esponente di Fare Treviso suggerisce la creazione di infrastrutture per consentire ai cittadini un comodo utilizzo della bicicletta. “Un servizio di Bike Sharing di appena 100 biciclette per 80.000 persone ci sembra una goccia nel mare. Abbiamo un discreto numero di piste ciclabili ma spezzettate in una rete che presenta grosse lacune per quanto riguarda la sicurezza. Soprattutto non esistono parcheggi per le biciclette” dice Faraoni.
Dal canto suo Ca’ Sugana tempo fa aveva dichiarato che grazie all’incremento di introiti derivanti dal nuovo sistema di sosta elettronico avrebbe comperato ulteriori bici, posizionandole anche nelle periferie. “L'amministrazione – lamenta Faraoni - non ha mai fatto una politica di incentivazione del traffico su rotaia che poteva concertare con Regione, Provincia e Ferrovie dello Stato. Questa grossa mancanza ha obbligato Cà Sugana a riversare immense masse di denaro pubblico per modernizzare la viabilità su gomma, stravolgendo la vita e la salute dei trevigiani”. L'altro metodo per abbattere l'inquinamento atmosferico è dotarsi di un Piano per il Risparmio Energetico.
“E' lodevole da parte dell'assessore Zanini aver dotato il suo ufficio di uno strumento fotografico in grado di individuare la dispersione di calore degli edifici ma l'individuazione del problema deve essere accompagnata anche da iniziative che risolvano i problemi. Un piano per il risparmio energetico è efficace quando si inizia ad incentivare la gente a risparmiare energia calore nelle case cambiando porte e finestre, coibentando gli edifici, utilizzando pannelli solari per il riscaldamento dell'acqua.
A noi comunque non ci risulta che questo piano sia stato redatto per lo meno per gli edifici di proprietà del Comune”. Il Comune ha, comunque, appena annunciato l’avvio di un’iniziativa di sensibilizzazione per le scolaresche sull’uso consapevole di elettricità e riscaldamento.