IN DUE A PROCESSO PER LA MORTE IN CANTIERE
Richiesta di rito abbreviato da parte del titolare della ditta che lavorava al sottopasso di via Forche
Castelfranco – Aveva fatto un volo di tre metri battendo la testa e quindi era morto durante il trasporto in ospedale. Nexhat Brikka, 48 anni, operaio albanese alle dipendenze della Stevan di Vicenza, aveva trovato la morte così, mentre stava lavorando su un’impalcatura dislocata nel cantiere aperto nel 2006 per la realizzazione del nuovo sottopassaggio di via Forche.
Ieri, il titolare dell’azienda di costruzioni ed il manovratore del braccio della betoniera che aveva investito l’impalcatura su cui stava l’albanese facendolo cadere hanno richiesto al giudice dell’udienza preliminare il rito abbreviato.
Sono accusati di omicidio colposo. L’udienza è stata fissata per il 7 aprile prossimo. Il fatto era accaduto il 2 novembre del 2006.
Qualche giorno dopo la morte dell’operaio albanese i sindacati avevano organizzato una manifestazione nel luogo dell’incidente per rivendicare il diritto alla sicurezza sul lavoro. Pare che l’extracomunitario non fosse agganciato correttamente all’impalcatura.