EFFETTO RIVOLI: A MONTEBELLUNA SI CONTROLLANO I SOFFITTI DELLE SCUOLE
Il risultato è che gli edifici, nonostante siano vecchi, sono a norma
Montebelluna – Cade il soffitto di una scuola e fa secco un ragazzo. Dall’altra parte della Penisola un sindaco decide allora di far controllare le scuole del suo comune. Saputo di che cosa è successo a Rivoli, nel torinese, dove appunto un ragazzo è rimasto schiacciato sotto il soffitto dell’aula in cui si trovava, Laura Puppato, sindaco di Montebelluna, ha deciso di far controllare dai propri tecnici i soffitti delle scuole.
Risultato? Non si corrono rischi. Il patrimonio scolastico, nonostante sia abbastanza vecchio, è a norma.
“Come accade sempre dopo una tragedia – dichiara il sindaco – l'Italia si interroga ora sulla qualità degli edifici scolastici. Credo quindi possa risultare utile alle famiglie conoscere la situazione relativa all'edilizia scolastica comunale dopo i - vorrei dire molteplici - interventi per realizzare le varie messe in sicurezza realizzati nel corso di questi 6 anni”.
“Alla luce dei dati forniti dagli uffici tecnici, risulta che la situazione rientra nella norma – afferma -. Ogni scuola possiede relativo certificato di prevenzione incendi, salvo alcune in via di definizione ed altre che sono in stallo per problemi specifici; si è provveduto poi alla verifica dell’impianto di messa a terra e dei rischi fulminazioni; periodiche poi sono le verifiche all’impianto termico”.
È stato detto che c’è un soddisfacente grado di sicurezza. Tutto sommato un buon risultato, se si pensa che la maggior parte delle strutture risultano edificate prima della classificazione sismica del Comune.
“Nel piano opere del 2009 abbiamo già previsto un’analisi dello stato di fatto delle diverse scuole con i relativi interventi – dice sempre il sindaco Laura Puppato -. Intendiamo poi finanziare tutte le operazioni di monitoraggio, attraverso infrarossi, dell’ancoraggio degli intonaci, dei soffitti e controsoffitti per poi intervenire partendo dagli interventi più urgenti. Il nostro obiettivo è dare alle famiglie la garanzia di mandare a scuola i figli in edifici idonei e curati anche dove non si vede”.