ELETTRODOTTO, "I SINDACI NON CEDANO AL RICATTO"
L’europarlamentare Andrea Zanoni (IdV) bacchetta il sindaco di Paese che prima fa accordi con Terna e poi invoca l’aiuto di Regione e Provincia
PAESE - “I sindaci non cedano al ricatto di Terna”. Lo ha detto Andrea Zanoni, europarlamentare di Italia dei Valori, che dal 2009 anche come presidente di Paeseambiante si sta battendo contro l’imponente elettrodotto di 380 mila volt. “Invito i sindaci a non farsi intimorire da Terna e a rifiutare il ricatto spudorato che minaccia i Comuni che non siglano subito l'accordo di doversi accollare la nuova linea da 380 mila volt tenendosi anche le vecchie”.
L’ex consigliere comunale di Paese, incarico che Zanoni ha lascito qualche mese fa per andare a Bruxelles, rimarca, poi, l’atteggiamento incoerente del sindaco di Paese Pietrobon che dopo aver stretto l’accordo con Terna, tradendo le promesse elettorali e non tenendo conto della raccolta di firme di 5.000 mila cittadini contrari all’opera, ora invoca la protezione di “mamma Zaia e papà Muraro”.
“Pietrobon avendo constatato che gli altri colleghi sindaci sono in aperto contrasto con Terna, per evitare brutte figuracce con gli elettori e con gli altri Comuni ora invoca l’aiuto di Regione e Provincia chiedendo loro di decidere per lui, lavandosene così le mani” ha detto l’on. Zanoni ritenendo che l’atteggiamento doppiogiochista del sindaco di Paese non possa essere accettato dagli altri comuni che, al contrario, hanno sempre osteggiato quest’opera.
“Tutto questo – incalza Zanoni - ricorda il gioco delle tre carte. La Lega a Paese non dice nulla, la Lega in Provincia dice che serve l’opera e la Lega in Regione dice che l’opera serve nel territorio di Paese. Quindi la Lega di Paese deve accettare. Mi chiedo dove sia finito tutto il millantato credito di Pietrobon verso le istituzioni superiori tanto pubblicizzato in campagna elettorale. Se proprio voleva mantenere le promesse elettorali avrebbe dovuto scrivere lui alla Regione e alla Provincia chiedendo di bloccare l’opera e sicuramente la Regione e la Provincia si sarebbero subito dati da fare per soccorrere il loro rappresentante”.
Ma Pietrobon non è nuovo a questi voltafaccia. Già subito dopo le elezioni comunali, la promessa elettorale –il no all'elettrodotto- del candidato sindaco Pietrobon era scomparsa dal programma ufficiale del sindaco. Un emendamento del consigliere Zanoni ha ripristinato "la dimenticanza". Adesso addirittura in Comune di Paese la mano destra (Lega) non sa quello che fa la mano sinistra (PDL).
Così, mentre Pietrobon scrive a Regione e Provincia smentendo l'accordo con Terna, l'assessore Piccolotto scrive su “Vita Amministrativa”, distribuita a tutti gli abitanti del Comune: "Quello raggiunto dalla Giunta comunale con Terna è il miglior accordo possibile". Mercoledì 21 dicembre è convocato il Consiglio provinciale. All'ordine del giorno c’è anche l’interrogazione presentata il 30 novembre scorso dal consigliere Gianluca Maschera, capogruppo di Italia dei Valori avente ad oggetto:”Elettrodotto 380.000 KW trasversale in Veneto. La salute dei cittadini prima di tutto. “Sindaco Pietrobon possiamo quindi contare sull’approvazione da parte della Lega?” si chiede l’on. Zanoni.