Ennesimo gesto estremo in carcere: tragedia per un detenuto
Era stato dimesso dal reparto psichiatrico
| Ansa |
VERONA - Ennesimo suicidio in carcere, nella casa circondariale di Montorio di Verona. Lo rende noto l'associazione "Sbarre di zucchero". L'episodio ieri sera, nella sesta sezione del penitenziario, dove un cittadino straniero, dimesso da qualche giorno dal reparto psichiatrico, si è impiccato. Si tratta del secondo suicidio dall'inizio dell'anno a Montorio, il 14/o a livello nazionale.
L'uomo, riferisce una nota della Uilpa Polizia penitenziaria, è stato ritrovato ieri sera verso le 20.00 impiccato nella sua cella della sezione infermeria. A nulla sono valsi i soccorsi degli agenti di custodia e del personale sanitario. Si tratta di un detenuto di origini ucraine, che già un mese fa si era tagliato la gola ed era per questo stato ricoverato in ospedale. "Nostro malgrado - commenta il segretario Uilpa Gennarino De Fazio - la carneficina nelle carceri del Paese continua, così come proseguono il malaffare, le risse, le aggressioni alla Polizia penitenziaria, il degrado e molto altro ancora.
Pure un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria due settimane fa si è tolto la vita. Apprezziamo che il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dopo le incaute dichiarazioni in occasione della relazione al Parlamento sull'amministrazione della giustizia abbia parzialmente corretto il tiro rispetto alla drammatica piaga delle morti in carcere, ma è ancora troppo poco".
"Una morte annunciata, quella del detenuto ucraino che si è tolto la vita ieri sera nel carcere di Montorio, perché già ci aveva provato, tagliandosi la gola, ad inizio anno". Lo afferma in una nota l'associazione 'Sbarre di Zucchero', impegnata nella sensibilizzazione sulle condizioni carcerarie.
"Al suo rientro in carcere - riferisce l'associazione - dopo il ricovero, era stato allocato in sesta sezione infermeria, ed è lì che ieri sera si è impiccato, portando a compimento il suo già manifesto intento di porre fine alla sua esistenza. Come è possibile che non si sia stati in grado di evitare questa morte?". Sbarre di Zucchero annuncia un presidio di fronte al Municipio di Verona, "perché questo totale immobilismo deve finire immediatamente".
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